Bologna fu una delle città italiane più colpite dalla guerra, sia per la sua centralità nel sistema delle comunicazioni, sia per la sua posizione di retrovia della Linea Gotica.
Fra il settembre 1943 e l'aprile 1945, con l’insediamento del comando militare tedesco e della RSI, la città conobbe un duro regime di occupazione, il freddo e la fame per la popolazione civile, i bombardamenti alleati, rappresaglie naziste come quella di Monte Sole, ma anche la coraggiosa azione dei gruppi partigiani e la resistenza degli antifascisti.
Alto fu il tributo di sangue versato dai bolognesi: il numero dei morti civili caduti sotto i bombardamenti è stato di 2481, i partigiani caduti sono stati 2064.
La mattina del 21 aprile 1945 Bologna fu libera. Gruppi di donne cominciarono a deporre fiori ed affiggere foto dei loro cari in Piazza Nettuno, sul muro dove erano stati fucilati molti partigiani.
Nacque così, in maniera del tutto spontanea, il Sacrario dei partigiani.
Questo percorso è dedicato alla Resistenza in città e nella provincia.
Offre le informazioni sui luoghi, i caduti, le battaglie, le brigate partigiane, in ricordo ed in omaggio ai tanti protagonisti dell'insurrezione contro il nazifascismo.