Scheda
Si deve a Giovanni Tamarri una prima e recente ricostruzione biografica della pittrice. Anna Mignani Grilli (Bologna, 1786 - ivi, 1846) ha sofferto sia per essere stata una donna artista sia per avere operato in un momento dell’arte locale quasi del tutto dimenticato dagli storiografi successivi. Non casualmente la sua formazione artistica non avviene all’interno dell’Accademia di Belle Arti, ma direttamente a bottega presso Vincenzo Armani (1750-1825) prima, e Jacopo Alessandro Calvi (1740-1813), poi. La pittrice si sposa a 29 anni - una età tarda per l’epoca - con Giovanni Battista Rossi, docente di poetica e retorica presso l’Università felsinea. Il riconoscimento ufficiale da parte del mondo accademico avviene nel 1828, con il conferimento della carica onorifica di Socio aggregato. L’iniziale attività artistica risulta febbrile e ricca di committenze di un certo rilievo, ma dopo gli anni ‘30 vedrà un progressivo calo di richieste che la porteranno in uno stato di totale indigenza. La sua sarà una produzione che spazierà dai temi sacri per le chiese di Bologna e del suo territorio, ai temi profani ed ai ritratti. La progressiva povertà dell’artista deve anche al mancato adeguamento ai gusti romantici di metà Ottocento, rimanendo fedele ad un recupero delle glorie locali del Sei e Settecento. Oltre al San Francesco eseguito per la Chiesa di San Girolamo della Certosa, si segnalano la Madonna col Bambino presso il monastero della Visitazione e una Santa Filomena in Santa Maria Maggiore. E' sepolta nella Certosa di Bologna, Loggiato delle Tombe n. 254.