Note sintetiche
Scheda
Poche le opere conosciute dello scultore Alfredo Neri (Bologna, 14 luglio 1862 - 1928 o 1932), tra le poche citate dalle fonti vi è quella presentata all'Esposizione Generale di Torino del 1884, intitolata Il primo sonno dell'uomo, di cui il Museo del Risorgimento di Bologna possiede una fotografia d'epoca. Il soggetto scelto dal Neri consente di mostrare i risultati conseguiti nello studio dell'anatomia e delle tecniche scultoree presso l'Accademia delle Belle Arti di Bologna. Alessandro Massarenti (1846 - 1923) venti anni prima aveva esposto in Accademia una scultura con il medesimo titolo, offrendo così un certo motivo di studio e ispirazione per il più giovane artista. Il tema della figura maschile nuda e sdraiata è con evidenza ripreso dalle copie romane di sculture ellenistiche. Giovanni Duprè, con il suo Abele morente del 1842, e Giovanni Strazza con l'Ismaele (1845) sono i primi a darne una rilettura moderna.
Altra opera nota è la decorazione del portico dell'Arena del Sole a Bologna, completata nel 1888 con le decorazioni in stucco e le sculture in cemento sull'attico. Nel cimitero della Certosa scolpisce diverse opere, tra cui la Rassegnazione della cella Galletti e diversi ritratti, come quello dell'amico Giuseppe Pacchioni. Altre sculture funerarie sono quelle per le famiglie Ceneri e Romagnoli, entrambe aggiornate ai mutamenti del gusto internazionale, che ormai declinano verso il Liberty. Da segnalare infine il raffinato angelo della Cella Vignoli, firmata e datata 1891. A date più tarde è documentato a Firenze, dove nel 1919 presenta medaglie in bronzo e argento e nella locale Galleria d'arte Moderna si conservano il bronzo Ballerina, del 1916, e un gesso dal titolo La falciatrice.
Roberto Martorelli
Testo tratto da: R. Martorelli, Cento anni di scultura bolognese. L’album fotografico Belluzzi e le sculture del Museo civico del Risorgimento, numero monografico de “Bollettino del Museo del Risorgimento”, LIII, 2008