Schede
Composto dai battaglioni XLIX - L - LI
Già 13° Bersaglieri provvisorio dall’8 giugno al 23 settembre 1915, poi 1° reggimento bis dal 24 settembre 1915 al 4 gennaio 1916.
I tre battaglioni si riuniscono a Castiglione dello Stiviere l’8 giugno 1915, formando il 13° reggimento provvisorio in forza alla 25° divisione. Dopo breve preparazione il reggimento il giorno 25 giugno raggiunge per ferrovia Cervignano, dove i battaglioni si dividono.
Il battaglione XLIX, sostituisce in linea reparti della Brigata Piacenza tra Polazzo e la quota 89, ed il 30 luglio ha il battesimo del fuoco contro importanti trinceroni nemici; il 2 agosto partecipa all’attacco della quota 100 del Carso. Il 1° settembre viene mandato a riposo presso Cassegliano.
Il battaglione L, il giorno 26 luglio 1915 si trova nel settore del Bosco Cappuccio, partecipa alle azioni offensive contro le trincee nemiche, attacca col 123° fanteria le posizioni austriache alla quota 111 riportando buoni successi.
Il battaglione LI, a fine luglio raggiunge le trincee sotto il San Michele dove effettua turni di guardia; passa poi in riserva divisionale a Sdraussina. Il 21 agosto 1915 si porta nelle trincee di Bosco Cappuccio, successivamente è inviato a Fogliano, dove si riunisce agli altri due battaglioni.
Il 24 settembre 1915, viene sciolto il 13° reggimento provvisorio, i battaglioni formano il 1° reggimento bis bersaglieri, alle dipendenze del X° Corpo d’armata. Sino al 21 ottobre la nuova formazione attende a lavori di consolidamento e costruzione di ricoveri nelle retrovie, quindi si trasferisce a Turriaco.
Il 28 ottobre 1915 i battaglioni XLIX e L partecipano all’attacco della ’importante trincea delle frasche, mentre il LI rimane di riserva; l’azione prosegue sino al 2 novembre con il supporto della Brigata Sassari, e, sorretta da adeguate forze di rincalzo, ha successo; il nemico è costretto a ritirarsi.
Nei mesi successivi, fino a dicembre 1915, il 1°reggimento bis bersaglieri rimane nelle retrovie; il giorno 6 gennaio 1916 la formazione viene sciolta e coi tre battaglioni è formato 15° reggimento bersaglieri.
Il battaglione LI parte per la Carnia, dove si sistema a protezione della val Pontebbana. Il battaglione XLIX si trasferisce nei pressi di Lucinico. Il battaglione L nel settore di Pieris, poi sostituisce reparti di cavalleria nella zona Mandria – Adria.
I tre battaglioni del 15° bersaglieri, sono impiegati nei settori del fronte dove più accanita e pericolosa si svolge la lotta; nel mese di maggio il reggimento è di nuovo unito ed entra in azione tra il monte Sei Busi del Carso e la testa di ponte austriaca difronte a Gorizia. Durante la VI° battaglia dell’Isonzo i reparti di bersaglieri combattono in Carso contro le difese nemiche del Ridottino dei Morti, Polazzo, quota 118; iniziato il ripiegamento nemico dal Carso, i battaglioni inseguono l’avversario fino al Vallone, poi ricevono il cambio e scendono a riposo. A metà settembre i battaglioni XLIX e LI partecipano alla conquista della quota 208 sud, fortemente difesa dal nemico. In novembre il 15° bersaglieri si trasferisce in Carnia, nelle trincee della Val Dogna.
In tale zona rimane alternando turni di trincea e riposo sino a metà ottobre del 1917. Quando il nemico opera lo sfondamento di Caporetto, il 15° arretra verso il Tagliamento raggiunto nei pressi di Tolmezzo; poi ricevuto l’ordine di ripiegare al Piave, punta sulla Val Meduna con l’intenzione di attraversarla e raggiungere il Cadore. Ma, giunto all’altezza del torrente Chiarzò è accerchiato da superiori forze nemiche e annientato.
Paolo Antolini.