Schede
"La Grande Guerra sostò presso il baluardo estremo della Piave Vecchia nella seconda difficile fase ed in quella conclusiva. Dal 9 novembre 1917, quando gli artificieri italiani fecero saltare i ponti ferroviario e stradale sul Piave per fermare la travolgente avanzata dell'Esercito Austroungarico, sino al 2 luglio 1918, quando iniziò la vittoriosa avanzata finale, sul tranquillo 'Fiume delle ninfee' ebbe a consumarsi una delle pagine più tragiche della storia del secolo.
Tra il 15 giugno 1918 ed il 2 luglio, appunto, il terribile scontro conosciuto come la 'Battaglia del Solstizio' vide gli Austriaci superare il Piave, essere fermati da una difesa disperata ed essere infine ricacciati oltre il Fiume in piena con perdite ingenti.
Una generazione di braccianti, di contadini e di pastori bosniaci, ungheresi ed italiani venne distrutta dal fuoco dei moschetti e delle granate sugli argini sfondati, sulle rive e nelle paludi riallagate del Basso Piave.
La Piave Vecchia divenne così la tomba di un'intera armata, ingoiando tonnellate e tonnellate di materiale bellico e migliaia di cadaveri.
Nel solo Cimitero di guerra di Caposile sembra che le salme fossero non meno di diecimila, ma ancora oggi, sbancando un vecchio argine o arando un'incolto, avviene che emergano i poveri corpi dei soldati senza nome che il Fiume ancora custodisce nella pace dei propri silenzi."
Itinerari turistici sulla Grande Guerra a Caposile