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Mario Fiori, partigiano della Stella Rossa

Schede

Alle 7.00 circa del 29 Settembre 44, vidi parecchie case che bruciavano nei dintorni. Partii con mio cognato Sandri Gaetano e andammo a nasconderci nei boschi, lasciando la mia famiglia in casa.
Ritornai il 2 Ottobre 44 e trovai la mia casa bruciata e tutt’intorno all’esterno circa quaranta persone, fra uomini, donne e bambini, tutti morti, all’apparenza erano stati fucilati. Fra questi c’era mia moglie Giovannetti Maria, di 40 anni e i miei due figli Giuseppe, di 14 anni, Enrico, di 10 anni e le mie due figlie Bruna di 17 anni e Lea di 2 anni e mezzo. Riconobbi tutte le altre persone come abitanti del villaggio. Seppellimmo tutti i corpi vicino a dove io vivevo il 4 Ottobre 44. Il numero totale dei corpi sepolti era quarantanove.
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Tornai a casa la mattina del 2 ottobre successivo, e vidi che l’intera mia famiglia era stata uccisa…Preciso che la mia famiglia non venne uccisa nella casa posta a S. Giovanni di Sopra, ma nelle contrade di S. Giovanni di Sotto, ove i tedeschi avevano raccolto tutte le persone che poi uccisero… Sia a S. Giovanni di Sotto, sia a S. Giovanni di Sopra…non c’erano partigiani il 29/9/1944. Questi si trovavano su Monte Sole e su Monte Caprara.

Annamaria Cinti, "La strage di Marzabotto nel processo Reder", Tesi di laurea, Università degli Studi di Urbino, 1970-71
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Note
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