Schede
Il corno dell’abbondanza è legato al mito di Giove bambino e al mito di Acheloo e Ercole. Corno di capra o di toro a seconda del mito, esso si riempie di ogni delizia e di ogni prodotto della terra e dell’uomo. Legato a Cerere e di Tellus è simbolo d’abbondanza e di fortuna. Il Ripa ne fa l’attributo delle personificazioni della Fortuna, dell’Ospitalità e dell’Europa. Nell’arte romana ha conosciuto una grande fortuna che si è rinforzata con il Rinascimento prolungandosi fino al XIX secolo, dove la cornucopia è rappresentata non di rado sui monumenti funerari.
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Gian Marco Vidor
"Dice la favola che la capra Amaltea, allettatrice di Giove, ebbe spezzato un corno, e questo – raccolto da una ninfa, e riempito di fiori e di frutta e presentato a Giove – venne dal nume dotato del privilegio d'essere perennemente ricolmo d'ogni fortuna (Ov. Fasti – V). Un'altra favola racconta che, contendendo Acheloo il possesso di Deianira ed Ercole, ed avendo assunto la figura di toro, fu rovesciato per le corna e per sfuggire alla terribile stretta del rivale, dovette perderne uno. Le naiadi lo raccolsero e lo riempirono di poma e di fiori, e lo conservarono come l'inesauribile fonte di dovizia (Ov. Metam – IX). La cornucopia fu simbolo frequentissimo delle arti, e specialmente dell'architettura, della statuaria e della madaglistica, colma di fiori o fronde o frutta, di monete o di geme, per rappresentare qualità liberali o felici: l'abbondanza “madre e figliuola della pace” (Ripa). Es.: la statua allegorica del Tacca e del Salvini, al giardino di Boboli (Firenze); e la “freddura” ariostea:
Non entra quivi disagio né inopia, / Ma vi sta ognor col corno pien la Copia. (Orl. Fur. VI – 73).
La pace; la felicità; la civiltà; il progresso; la fecondità; la concordia; la magnanimità; la carità; la prodigalità; l'equità; l'onore; la fortuna; la ricchezza. In queste significazioni si trova attribuita a divinità varie; es.: a Flora, a Pomona, a Vertunno; ad Eres, presiedente alla coniazione delle monete di rame; ad Arpocrate, identificato con il Sole fecondatore. Nel monumento a Sisto IV, eretto da Antonio del Pollaiolo nella basilica vaticana la Carità è simboleggiata con la cornucopia. E' pur data alle immagini della terra, a regioni, a città, a fiumi (F. Bonarroti – Vetri antichi): es.: all'Italia nelle medaglie di Commodo, Tito, Antonino, Adriano; alla Campania scolpita dal Chiaromonte nel monimento a Vittorio Emanuele II a Roma."
(Testo tratto da: Giovanni Cairo, "Dizionario ragionato dei simboli", Ulrico Hoepli, Milano, 1922 - febbraio 2022).
Texte en français. Le corne de l'abondance est lié au mythe de Jupiter enfant et au mythe de Achéloos et Ercole. C'est un corne de chèvre ou de taureau, selon du mythe; il se remplit de toutes délices et de tous produits de la terre et de l'homme. Concernant à Cérère et à Tellus, il est symbole de l'abondance et de la chance. Le Ripa en fait l'attribute des personnifications de Fortune, de l’Hospitalité et de l'Europe. Dans l'art romaine, elle a connu une grande chance qui s'est renforcée avec la Renaissance en continuant jusqu'au XIX siècle, quand la cournocopia est représentée fréquemment sur les monuments funéraires. (Marcus Fava)
Texto en español. El “cuerno de la abundancia” está relacionado al mito de Zeus niño y al mito de Aqueloo y Hércules. El cuerno de cabra o toro, según el mito, se llena de cada delicia y de cada producto de la tierra y del hombre. Relacionado a Ceres y de Tellus es símbolo de abundancia y suerte. Según Ripa,está considerado el atributo de las personificaciones de las dioses Fortuna, Hospitalidad y Europa. En el arte romano ha conocido una gran suerte que se ha fortalecido con el Renacimiento llegando hasta el siglo XIX, en el que la cornucopia a menudo está representado sobre las lápidas sepulcrales. (Francesca Previati)
Traduzioni del testo di Gian Marco Vidor a cura della classe 3^D del Liceo “Laura Bassi” di Bologna, nell'ambito del progetto "Alternanza Scuola - lavoro", AS. 2016-2017.