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Pietro Tosarelli

30 giugno 1886 - [?]

Scheda

Pietro Tosarelli, da Gaetano e Carolina Tonelli; nato il 30 giugno 1886 a Castenaso; ivi residente nel 1943.3ª elementare. Meccanico. Iscritto al PSI. Iniziò a lavorare come falegname nel 1905 e presto aderì agli ideali socialisti. Nel 1903 fu tra i fondatori della sezione del PSI di Castenaso. Divenne attivista sindacale e partecipò alla costituzione di leghe e cooperative.
Quando fu richiamato alle armi, il maresciallo dei carabinieri della stazione di Castenaso lo classificò «anarchico pericoloso». Nuovamente richiamato alle armi per la prima guerra mondiale, nel 1916, durante una breve licenza a Castenaso, si fece promotore di una raccolta di firme sotto una petizione che invocava la fine delle ostilità. Congedato nel 1919, riprese l'attività politica e sindacale e nel 1920 fu eletto consigliere comunale.
Divenne assessore e presidente dell'Ente comunale di assistenza. Nel 1921, unitamente all'intera amministrazione comunale socialista, fu costretto dai fascisti a presentare le dimissioni. Subì dure persecuzioni e venne più volte bastonato, come nel 1924 quando fu aggredito davanti al seggio elettorale.
In quegli anni si fece promotore di numerose sottoscrizioni a favore degli operai bolognesi licenziati per motivi politici e delle famiglie coloniche scacciate da Molinella perché socialiste. Le persecuzioni nei suoi confronti vennero intensificate quando il figlio Bruno espatriò e si recò in Spagna per combattere in difesa della repubblica.
Negli anni della guerra fu sottoposto a una particolare sorveglianza da parte della polizia.

Dopo l’8 settembre 1943 divenne uno dei rappresentanti del PSI nel CLN di Castenaso. Non avendolo potuto arrestare, perché si era messo nella clandestinità, i fascisti gli saccheggiarono l'abitazione. Il figlio Bruno cadde nella Resistenza.
Collaborò a Castenaso con la 4ª brigata Venturoli Garibaldi.
Riconosciuto benemerito dal 10 ottobre 1943 alla Liberazione. Su indicazione del CLN comunale fu designato a ricoprire la carica di sindaco, in sostituzione del figlio Bruno, già designato sin dal settembre 1944. La assunse il 21 aprile 1945 e la mantenne, perché rieletto dai cittadini, sino al 1960. Testimonianza in RB1. [O]