Note sintetiche
Scheda
Primogenita di Ercole (ultimo maschio del ramo dei Tanari, o Tanara, da San Domenico) e di Isabella di Angelo Ferdinando Ranuzzi Cospi, Eleonora era nata il 26 aprile 1775 ed era stata battezzata con i nomi di Eleonora Maria Luigia Giulia Francesca Bartolomea (Carrati, Nascite, B 893, c. 4). Il 2 settembre 1794 sposò Tommaso figlio del senatore Bartolomeo de’ Buoi. Il matrimonio, come consueto, fu celebrato con scritti poetici: la Biblioteca dell’Archiginnasio conserva due opuscoli, il primo intitolato Per le nozze de’ nobilissimi signori marchese Tommaso De’ Buoi ed Eleonora Tanari (stamperia San Tommaso D’Aquino, Bologna 1794), che è una raccolta di poesie di autori vari; il secondo intitolato Le tre Dee (stamperia La Colomba, Bologna 1794), un componimento di Angelo Sassoli, letterato e dipendente della famiglia de’ Buoi.
Dal matrimonio nacquero sette figli, di cui tre morti bambini (Anna Maria, n. 27/05/1795, m. 17/06/1800; Laura Maria, n. 30/12/1796, m. 15/01/1797; Francesco Ferdinando, n. 7/04/1803, m. 3/10/1803). Degli altri, l’unico maschio a prendere moglie fu Giuseppe Vitale (1798-1860), che sposò Gaetana Giulia Piacenti, mentre Angelo, nato nel 1802, morì celibe nel 1834. Delle due femmine, Luigia Anna (nata il 17 gennaio 1800) sposò l’avvocato Giacomo Fronticelli di Forlì, e Anna Vittoria (nata il 7 luglio 1804) in prime nozze nel 1829 il conte Marco Chiarelli di Cento, indi il 7 marzo 1834 il colonnello austriaco Joseph De Sebucider (ms. B 698/2 tavv. 114 e 25; Luigi De Buoi, Memorie, pp. 32-34). Rimasta vedova nel 1824, Eleonora morì settantasettenne il 20 aprile 1852. Secondo il Foglio sepolcrale D 56 n. 5510, abitava in un appartamento al numero 112 di via San Mamolo (corrispondente all’attuale via d’Azeglio 47), che, dalle notizie del Guidicini, risulta essere la parte posteriore del palazzo Landini: il palazzo, allora di proprietà di Giuseppe Vecchietti, era stato rimodernato negli anni 1824-27 assieme agli altri stabili della punta fra via San Mamolo e via Tagliapietre (Guidicini, Cose not., III, pp. 112-113; Giovannini, p. 423).
Silvia Benati