Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Nonostante la salute cagionevole, aderì, subito dopo l'armistizio, al movimento della Resistenza, reclutando gruppi di giovani, diffondendo manifestini di incitamento alla lotta, fornendo tempestive preziose informazioni che valsero ad evitare arresti di persone ed asportazione di materiali dai locali stabilimenti. Nel corso di una perquisizione operata nella sua abitazione, oltre a materiale di propaganda pronto per la diffusione, furono trovate le macchine per riproduzione e stampa. Arrestato, sottoposto alle più atroci torture nulla rivelò che potesse nuocere alla causa partigiana. Dalle carceri di Imola, Bologna, Bolzano il suo tremendo supplizio si concluse con la morte nel "Campo dello sterminio" di Mauthausen.
Imola, 31 maggio 1944; Mauthausen (Austria), 24 marzo 1945
Scheda
Walter Tampieri, da Guido e Amedea Menichetti; nato il 20 aprile 1920 a Imola; ivi residente nel 1943. Impiegato alla Cogne.
Militò nella brigata SAP Imola e operò a Imola.
Fece parte della redazione de "La Comune" il quindicinale del PCI imolese e di "Vent'anni" il periodico del FdG di Imola. Dei due giornali clandestini curava la battitura a macchina degli articoli su matrici di carta cerata, che venivano poi applicate al ciclostile per la stampa.
A seguito di una delazione, fu arrestato il 29 novembre 1944 dai fascisti. Nella sua abitazione furono trovate le matrici già preparate e pronte per la stampa del nato 25 de "La Comune" e del nato 4 di "Vent'anni". Furono pure trovati gli elenchi dei macchinari che i tedeschi avevano asportato dalla Cogne e trasportato in Germania. Li aveva compilati per poterne effettuare il recupero alla fine della guerra.
Dopo essere stato a lungo torturato nelle carceri della Rocca di Imola, perché rivelasse i nomi dei compagni di lotta, fu trasportato prima a Bologna, poi nel campo di concentramento di Bolzano e infine in quello di Mauthausen (Austria) dove morì il 24 marzo 1945.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento alla memoria.
Riconosciuto partigiano dall'1 aprile 1944 al 24 marzo 1945. [O]
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.