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Barbara Sampieri Bugami

7 maggio 1785 - 18 settembre 1846

Scheda

Barbara Luigia Raffaella Corona, figlia del N. U. Giovanni Battista Sampieri Bugami e della marchesa Dorotea Angelelli, nacque sotto la parrocchia di San Biagio il 7 maggio 1785 (Carrati, Battesimi, B893, c. 126). La madre era l’ultima figlia di Francesco di Nereo Lorenzo Malvezzi erede Angelelli e di Camilla Piatesi. Il padre - “uomo attissimo per gli affari” lo dice il Diario di Tommaso de’ Buoi (p. 4) - apparteneva al ramo dei Sampieri che abitava in via Santo Stefano al vecchio numero 73 corrispondente all’attuale 54 (Guidicini, Cose Not., V, p. 45). Con la morte nel 1794 della madre Maria Gentile Colonna (figlia di Domenico Colonna e Barbara Bugami) e quella contemporanea del fratello Vincenzo, Giovanni Battista aveva ereditato l’intero patrimonio familiare e il nome Bugami. Rimasta molto presto orfana di padre (Giovanni Battista morì il 12 dicembre 1795), nel giugno1808 Barbara Sampieri sposò Giuseppe Rusconi, figlio del cav. Carl’Antonio e di Anna Maria Zanoni (de’ Buoi, Diario, pp. 4, 207). Dal matrimonio nacquero un maschio (Carlo Vincenzo, poi sposo di Adelaide Sarti), e due femmine: Anna, nata nel 1817, sposò Francesco Savini Lojani; Clementina, nata nel 1810, morì nubile nel 1879. Barbara Sampieri, rimasta vedova nel 1839, morì di apoplessia il 18 settembre 1846, mentre si trovava a San Ruffillo. Secondo il permesso di seppellimento (D 24 n. 2355), abitava in via San Vitale 53.

Silvia Benati

Bibliografia: Baldassarre Carrati, Battesimi, manoscritto presso la Biblioteca dell’Archiginnasio a Bologna B893, c. 126; Giuseppe Guidicini, Cose notabili della città di Bologna ossia Storia cronologica de’ suoi stabili sacri, pubblici e privati, Bologna, Tip. Delle Scienze, 1868-1873, V, p. 45; Tommaso de’ Buoi, Diario delle cose principali accadute nella Città di Bologna dall’Anno 1796 fino all’Anno 1821, a cura di S. Benati, M. Gavelli, F. Tarozzi, Bologna, Bononia university press, 2005, pp. 4, 207; Archivio storico comunale di Bologna, Fogli sepolcrali, anno 1846. Dicembre 2010