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Leonida Roncagli

9 marzo 1903 - [?]

Scheda

Leonida Roncagli, da Francesco e Luigia Adele Ruvinetti; nato il 9 marzo 1903 a Molinella. Figlio di lavoratori agricoli, divenne operaio meccanico.
Dal 1918 militò nella FGSI e nel 1921 passò al PCd'I. Fu segretario della FGCI del quartiere di S. Vitale e poi componente del comitato provinciale nel 1922.
Per l'attività comunista svolta nel Milanese a partire dal 1924, il 6 dicembre 1927 dalla commissione provinciale fu assegnato al confino nell'isola di Lipari (ME) e liberato il 4 febbraio 1930.
Espatriò per partecipare al congresso della CGdL che si svolse a Zurigo nell'agosto 1930 e poi raggiunse l'URSS dove restò fino al 1933. Rientrato in Italia, riprese l'attività antifascista. Arrestato nell'aprile 1934 quale membro dell'organizzazione comunista, attiva nella provincia di Savona, con sentenza del 12 novembre 1934 fu deferito al Tribunale speciale che il 20 marzo 1935 lo condannò a 13 anni di carcere per «associazione comunista e propaganda sovversiva».
Rinchiuso nel penitenziario di Pianosa (LI) fu rimesso in libertà nel 1940. Nonostante la salute cagionevole riprese il lavoro clandestino profondendovi energie ed intelligenza; dalla seconda metà del 1940 a metà del 1943 fu responsabile della Federazione del PCI di Bologna. Fu tra i promotori dei comitati unitari antifascisti che ebbero vita fra il 1942 e il 1943, prima della caduta del fascismo. Dopo l'8 settembre 1943 la direzione del PCI lo inviò a dirigere l'organizzazione della guerra partigiana in Toscana, dove fece parte del triumvirato insurrezionale. Liberata Firenze, fu chiamato a Roma presso la direzione del PCI. [AR]