Note sintetiche
Scheda
Gualandi Guido, «Moro», da Enrico e Maria Chiarini; nato il 28 novembre 1908 a Dozza. Nel 1943 residente a Imola. Licenza elementare. Sarto.
Si iscrisse al PCI nel 1930 e provvide alla diffusione della stampa clandestina nella zona imolese. Fu arrestato il 2 maggio 1932 per aver organizzato a Imola, assieme ad altri, una diffusione di manifestini antifascisti nel corso della processione religiosa della Madonna del Piratello.
Dopo qualche mese di carcerazione, il 16 luglio 1932 fu condannato a 5 anni di confino. Nello stesso anno fu schedato. Relegato a Ponza (LT) e a Ventotene (LT), per aver festeggiato la ricorrenza del 18° anniversario della rivoluzione sovietica, il 7 novembre 1935 ebbe prolungata la pena di altri 10 mesi.
Lasciò il confino il 3 marzo 1938 e, ritornato a Imola, svolse attività di organizzazione fra i comunisti, compito precedentemente assolto dal fratello Andrea, in quel tempo in carcere per una pena infialagli dal Tribunale speciale.
Dopo il 25 luglio 1943 fece parte del primo comitato antifascista unitario costituitosi a Imola. A seguito dell’armistizio svolse attività per l’organizzazione di gruppi armati, per la formazione della Guardia nazionale antifascista e dei primi nuclei GAP.
Fin dalla costituzione della 4a brg Garibaldi (poi 36a brg Bianconcini Garibaldi) nel febbraio 1944, partecipò alla lotta partigiana con funzione di commissario politico di brg. Dopo i combattimenti dell’ottobre 1944, sostenuti dalla brg dislocata fra le linee tedesche e alleate, il grosso dei suoi componenti passò le linee anglo-americane in località Scarperia (FI).
Mentre un consistente gruppo dei partigiani della brg partecipò all’ALF Partisans per l’esecuzione dei lavori di ricostruzione stradale, un altro gruppo capeggiato da Guido Gualandi si portò nella zona di Borgo Tossignano dove svolse azioni di pattugliamento in collaborazione con le truppe alleate fino alla ripresa dell'avanzata dell'aprile 1945. Ferito.
Riconosciuto partigiano con il grado di capitano dall’11 settembre 1943 al 14 aprile 1945. Testimonianza in RB3. [AR]