Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia di Bronzo al Valor Militare
Comandante ardito e capace, ripetutamente si segnalava nel corso di difficili operazioni di guerra, partecipando, fra l'altro, brillantemente alla cattura dell'intero presidio di una caserma repubblichina. Sorpreso dal nemico nel corso di una missione di fiducia, dopo di aver favorito la fuga dei suoi compagni, veniva catturato. Sottoposto ad atroci sevizie e ad estenuanti interrogatori, trovava morte gloriosa barbaramente trucidato dal nemico esasperato per il suo ostinato silenzio.
Imola, maggio 1944 -marzo 1945 - Bologna, 16 marzo 1945
Scheda
Wladimiro Gollini, «Miro», da Berto e Caterina Ricciarelli; nato il 15 ottobre 1921 a Imola; ivi residente nel 1943. 1a istituto tecnico professionale. Meccanico. Prestò servizio militare in marina dal 16 maggio 1941 all'8 settembre 1943.
Militò nel battaglione Montano della brigata SAP Imola. Il 15 febbraio 1945 con Mario Pasotti stava ultimando il trasferimento delle armi nascoste nel podere Musa (Imola) quando venne sorpreso da un ufficiale tedesco. Riuscì a fuggire. Il 16 giugno 1944, venuto a conoscenza che i contadini della zona erano stati tratti in ostaggio, temendo rappresaglie nei loro confronti, si costituì ai tedeschi che lo consegnarono alle brigate nere. Rinchiuso nella Rocca (Imola), venne torturato e seviziato, ma non parlò né mise a repentaglio l'organizzazione partigiana. Trasferito a Bologna, fu rinchiuso nella caserma di viale Masini e poi nel carcere di San Giovanni in Monte. Prelevato, venne fucilato a San Ruffillo il 16 marzo 1945. La sua salma recuperata nell'agosto 1945 venne identificata dal danaro che aveva nascosto negli stivali. Gli è stata conferita la medaglia di bronzo al valor miliare alla memoria. Riconosciuto partigiano dal 16 maggio 1944 al 16 marzo 1945. [AQ]
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.