Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Argento al Valor Militare
Valoroso partigiano partecipava a numerose azioni sempre distinguendosi per coraggio e sprezzo del pericolo. Di scorta ad un autocarro di munizioni, audacemente reagiva all'imposizione di un posto di blocco nemico che cercava di fermare il trasporto. Richiamando su di sé il fuoco avversario, dava la possibilità al convoglio di proseguire e dopo aver da solo annientato numerosi avversari, cadeva colpito a morte. Fulgido esempio di audacia ed attaccamento al dovere.
Bologna 20 aprile 1944.
Scheda
Ermanno Galeotti, nome di battaglia "Biondo", da Giovanni e Maria Tovoli; nato il 23 marzo 1924 a Grizzana. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare. Operaio alla Minganti.
Svolse attività antifascista nell'organizzazione sindacale di fabbrica prima e dopo il 25 luglio 1943.
Fu tra i promotori dei gruppi partigiani all'indomani dell'armistizio. Fermato come renitente alla leva dalle autorità della RSI, fu inviato coattivamente a Torino. Di qui fuggì e ritornò a Bologna aggregandosi ai gruppi gappisti.
Militò nella 7ma brigata GAP Gianni Garibaldi. Partecipò a vari ed audaci colpi di mano.
Nel gennaio 1944 fu indicato insieme a Bruno Pasquali e Remigio Venturoli come partecipante all'omicidio del federale Eugenio Facchini.
Il 20 aprile 1944, mentre alla guida di un camioncino trasportava armi, cadde in un'imboscata alla Croce del Biacco (Bologna). Rimasto ferito durante lo scontro con i fascisti, riparò in una buca. Scoperto venne ucciso a pugnalate.
Gli è stata conferita la medaglia d'argento al valor militare alla memoria.
Riconosciuto partigiano dal 9 settembre 1943 al 20 aprile 1944.
Al suo nome è stata intitolata una strada di Bologna. [Lia Aquilano-Luigi Arbizzani]
E' sepolto nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna.