Note sintetiche
Onorificenze
Medaglia d'Oro al Valor Militare
Due tenere figliolette, l'attesa di un terzo, non le impedirono di dedicarsi con tutto lo slancio della sua bella anima alla guerra di Liberazione. In quindici mesi di lotta senza quartiere si mostrava instancabile ed audacissima combattente facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane, eseguendo personalmente numerosi atti di sabotaggio e contribuendo alacremente alla diffusione della stampa clandestina. Catturata, fu sottoposta alle torture più atroci per indurla a parlare, le furono strappati i seni e cavati gli occhi, ma ella resistette imperterrita allo strazio atroce senza dir motto. Dopo una dura prigionia con le carni straziate ma non piegata nello spirito fiero, dopo avere assistito all'esecuzione di otto suoi compagni, affrontava il plotone di esecuzione con il sorriso sulle labbra e cadeva invocando un'ultima volta l'Italia adorata. Leggendaria figura di eroina e di martire.
Castel Franco Emilia, 17 dicembre 1944
Scheda
Gabriella Degli Esposti, da Augusto e Pia Corsini; nata l’1 agosto 1912 a Crespellano. Emigrò a Castelfranco Emilia (BO) il 15 giugno 1931. Licenza elementare. Casalinga. Coniugata con Bruno Reverberi, esponente antifascista. Terzogenita di sei fratelli, nata da genitori di ideali socialisti di modesta condizione economica, divenne comunista.
Fin dal 9 settembre 1943 prese parte alla lotta di liberazione facendo della sua casa una base avanzata delle formazioni partigiane ed eseguendo personalmente rischiose azioni di sabotaggio. Capeggiò nel luglio 1944 una manifestazione di donne di fronte al podestà di Castelfranco Emilia (MO) che così la minacciò: «Un giorno ti pentirai di avere portato le donne in piazza». Catturata nel corso di un rastrellamento il 14 dicembre 1944, venne torturata e seviziata e infine fucilata il 17 dicembre 1944 a San Cesario sul Panaro (MO) sul greto del fiume assieme ad altri 8 partigiani del luogo: Sigilfredo Baraldi, Gaetano Grandi, Ettore Magni, Livio Orlandi, Roberto Pedretti, Lucio Pietro Tosi, Ezio Zagni e Riccardo Zagni. Notizia dell'arresto e della fucilazione fu data dall'«Avanti!» clandestino in data 18 febbraio 1945. Le è stata concessa la medaglia d'oro al valor militare.
[AR]