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Svetozar Borojević Bojna

13 Dicembre 1856 - 23 Maggio 1920

Scheda

Il Feld-Maresciallo Boroevic, di famiglia serba di fede ortodossa, nacque nel 1856 a Umetic, borgo vicino a Kostajnica (oggi in Bosnia). Entrato quattordicenne alla scuola militare di fanteria, fece parte dell’Esercito austro-ungarico, con cui partecipò nel 1878 all’occupazione della Bosnia, distinguendosi nell’assalto a Sarajevo.

Da questo momento, e fino allo scoppio della Grande Guerra, Boroevic salì tutti i gradi della carriera militare, giungendo a comandare lo “Hrvatsko Domobranstvo”, e portandolo a trasformarsi in un vero esercito nazionale di difesa croato. Allo scoppio della guerra, nell’agosto 1914, Boroevic guidò il 6° Corpo d’Armata sul fronte galiziano, contro i russi. Nell’autunno l’armata del Boroevic venne destinata alla difesa dei Carpazi finché, all’entrata in guerra dell’Italia, fu destinato al fronte italiano, ove rimase sino alla fine del conflitto, al comando del 5° Corpo d’Armata composto in prevalenza da soldati sloveni, croati, dalmati e ungheresi della Honved (Royal Hungarian Landwehr), poi denominata Armata dell’Isonzo. Boroevic diresse tutte le operazioni sulla fronte giulia, sino alla giornata di Caporetto, che lo vide accusato da altri comandanti per una condotta ritenuta non sufficientemente decisa. Nell’offensiva del Piave del giugno 1918, Boroevic assunse un atteggiamento complesso: dapprima contrario –forse conscio delle cattive condizioni del suo esercito – si adeguò poi alle direttive superiori; dopo il 20 giugno dichiarò comunque al Comando supremo che, se si voleva evitare una catastrofe, occorreva ritirare le truppe dal Piave. Dopo una giornata di esitazioni, l’imperatore si piegò alle ragioni militari esposte da Boroevic. L’attacco italiano dell’ottobre 1918 fu diretto contro le truppe di Boroevic che, dapprima opposero una efficace resistenza ma poi, seguendo l’esempio di tutto il paese, iniziarono a sfaldarsi, ed il maresciallo dovette assistere impotente alla ritirata ed alla dissoluzione dell’esercito imperiale.
Morì a Klagenfurt, in Austria, nel 1920.

Mirtide Gavelli

Bibliografia: E. Bauer, Boroevic il leone dell'Isonzo, Gorizia, Editrice goriziana, 1986