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Gian Giuseppe Bianconi

31 luglio 1809 - 18 ottobre 1878

Scheda

Gian Giuseppe Bianconi, figlio di Gian Antonio Bianconi e di Louise Garnier (Chambéry, Savoia), nasce a Bologna il 31 luglio 1809. La famiglia è parte integrante del mondo accademico bolognese: Gian Giuseppe è pronipote di Gian Lodovico Bianconi (1717 - 1781), professore di Medicina a Bologna (1756 - 1780), medico della casa regnante di Sassonia e per loro conto ambasciatore a Parigi e Roma, e uno zio, Girolamo, è professore di Archeologia. Il prozio Carlo era stato invece pittore, scultore e segretario dell’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1778 al 1801. Rimasto orfano, prima di madre e poi, nel 1824, di padre, Gian Giuseppe è allevato dallo zio Gian Pietro.

Compie gli studi superiori prima presso i gesuiti di Modena e poi presso il Seminario di Bologna; consegue la laurea filosofico-matematica a Bologna il 3 luglio 1837 e, come prima cosa, compie un lungo viaggio a scopo di ricerca sull’Appennino. Altri ne realizzerà in seguito in Romagna, nel modenese e in Toscana. Sposa Vittoria Bignardi, figlia di Alfonso, professore di Anatomia a Modena, e hanno quattro figli; due muoiono neonate e il maschio, Gian Antonio muore nel 1875. E’ supplente di Zoologia e mineralogia dal novembre 1840 fino all’aprile 1842, quando diviene professore, succedendo al Ranzani alla cattedra di Storia naturale. Manterrà la cattedra fino al 1864, anno in cui sarà sollevato da qualsiasi incarico accademico per via delle sue idee conservatrici e favorevoli al potere temporale della Chiesa, che lo portano a rifiutare di prestare giuramento alle autorità italiane.

In questo arco di tempo assume anche la carica di direttore del Museo universitario di storia naturale. Ricopre l’incarico per circa sette anni dedicandosi al trasferimento del museo in locali più ampi, alla redazione del catalogo e all’ampliamento della collezione. Nel 1850 si reca a Parigi e Londra per motivi di studio e rimane particolarmente colpito dalla sezione naturalistica del British Museum. Tra le sue pubblicazioni trovano posto diversi lavori dedicati all’Appennino bolognese, ma l’opera più importante, La teoria darwiniana e la creazione detta indipendente (1879), pubblicata prima in francese e poi in italiano, è a sostegno dell’antidarwinismo e considera le omologie strutturali dei vertebrati non come prova di una comune origine, ma come un insieme di soluzioni omogenee a problemi funzionali ideate dal Creatore. Nel 1852 è commissario per l’Esposizione Agrario-Industriale della provincia bolognese tenutasi a San Michele in Bosco, mentre dal 1855 al 1857 ricopre la carica di conservatore del Municipio di Bologna. Gian Giuseppe muore a Bologna di pneumonite il 18 ottobre 1878.

Maria Chiara Liguori