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Mauro Berti

11 gennaio 1772 - 31 gennaio 1842

Scheda

L'attività architettonica di Berti appare concentrata negli anni giovanili, quando segue i corsi dell'Accademia Clementina. Ma fin dal 1791 dimostra le proprie attitudini per le decorazioni prospettiche dipingendo ai primi due Concorsi Curlandesi riservati all'architettura, Berti vince l'edizione del 1795, a cui partecipano tre concorrenti. I commissari Francesco Tadolini, Giuseppe Iarmorini, Petronio Fancelli, Giuseppe Tubertini, Angelo Venturoli, all'unanimità premiano l'Ospedale disegnato da Berti «miglior distribuzione delle parti, comodità, ed elleganza», obiettando soltanto che «sarebbe stato più perfetto se avesse dato maggior ampiezza alle infermerie de febricitanti, ed alquanto di economia negl'ornamenti della Chiesa». In questo stesso anno viene commissionata a Berti la realizzazione in via degli Orefici di «una magnifica Galleria coperta, ricchissima d'architettura, d'ornamenti pittorici, di tende e cortinaggi d'ogni guisa». Da questo momento la sua attività s'indirizza in modo pressoché esclusivo verso la scenografia, seguendo una tendenza tipica della cultura bolognese settecentesca. Anche i rari interventi architettonici riguardano l'ambiente teatrale: il progetto di «rinnovellare il Teatro de' Casali, dopo l'incendio avvenutone nel 1802»; la «gran Sala pe' Veglioni al Teatro Comunale, con un meccanismo per alzare la platea sino al livello del palcoscenico»; la trasformazione dell'«arco della bocca d'opera» nello stesso teatro. Già Accademico Clementino, Berti viene nominato nel 1836 professore di prospettiva nell'Accademia di Belle Arti di Bologna.

Amedeo Belluzzi

Bibliografia: Atti Acc. dal 1789 al 1804, c. 262; S. Muzzi, 1842; Enciclopedia dello Spettacolo; Dizionario Biografico degli Italiani. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.