Note sintetiche
Scheda
Noè Bastia, da Angelo e Geltrude Alvoni; nato il 6 agosto 1895 a Sala Bolognese. Muratore. Iscritto al PSI. La sera del 14 maggio 1921, assieme a numerosi altri militanti socialisti, percorreva una strada in località Certosa di Sala Bolognese, per distribuire materiale elettorale.
Il giorno dopo erano in programma le elezioni politiche. Il gruppo venne aggredito da una squadra fascista e ci fu uno scambio di rivoltellate e di colpi di bastone. Nello scontro tre socialisti rimasero feriti mentre i fascisti ebbero un morto e due feriti.
Arrestato e processato, in corte d'assise a Bologna, insieme ad altri 13 militanti socialisti, l'11 maggio 1923 venne condannato a 14 anni e 2 mesi di reclusione. Liberato nel 1927 per amnistia, si trasferì a Bologna dove iniziò a lavorare come muratore. Rimasto disoccupato, all'inizio del 1928 tornò a Sala Bolognese presso i parenti. La sera del 22 febbraio 1928, mentre si trovava in un'osteria del luogo, venne affrontato da Cesarino e Nello Monari, fratelli del fascista rimasto ucciso nello scontro del 1921. Cesarino Monari estrasse la rivoltella e sparò alla testa del Bastia uccidendolo sul colpo.
La notizia della sua morte ebbe risonanza internazionale e fu riportata anche su «La Libertà», il settimanale della Concentrazione antifascista che aveva sede a Parigi. [CA-O]