Note sintetiche
Scheda
Romeo Bartolini, da Pietro e Maria Emilia Meluzzi; nato l'11 aprile 1901 a Imola; ivi residente nel 1943. Operaio alla Cogne. Nel 1923 emigrò in Belgio per lavoro. Avendo svolto attività antifascista, venne arrestato il 12 ottobre 1933, quando rimpatriò, e tornò in libertà il 10 novembre. Il 17 dicembre 1934 fu arrestato e diffidato. In seguito subì due ammonizioni il 22 luglio 1935 e il 24 febbraio 1938. Venne arrestato a Imola il 16 dicembre 1943, a seguito di un attentato contro la caserma della GNR. Il 26 gennaio 1944 fu sommariamente processato a Bologna, insieme ad altri nove patrioti, da un sedicente tribunale speciale costituitosi appositamente per decidere la rappresaglia per l'uccisione del segretario della federazione bolognese del PFR Eugenio Facchini. Le condanne emesse (nove a morte e una a 30 anni di reclusione) furono così motivate: “Per avere dal 25 luglio 1943 in poi, in territorio del Comando militare regionale, con scritti e con parole, con particolari atteggiamenti consapevoli e volontarie omissioni e con atti idonei ad eccitare gli animi, alimentato in conseguenza l'atmosfera del disordine e della rivolta e determinato gli autori materiali dell'omicidio a compiere il delitto allo scopo di sopprimere nella persona del Caduto il difensore della causa che si combatte per l'indipendenza e l'unità della patria”. Venne fucilato al poligono di tiro di Bologna il 27 gennaio 1944, con il fratello Alfredo, Alessandro Bianconcini, Silvio Bonfigli, Cesare Budini, Ezio Cesarini, Francesco D'Agostino, Zosimo Marinelli. Sante Contoli e Luigi Missoni (già condannato a morte) ebbero pene detentive. Il suo nome e quello del fratello Alfredo sono stati dati a una strada di Imola.[B-O]