Note sintetiche
Scheda
Alfredo Bartolini, da Pietro e Maria Emilia Meluzzi; nato il 23 settembre 1916 a Imola; ivi residente nel 1943.
Arruolato nel corpo degli alpini, svolse il servizio militare a Gorizia nel 1934-35. Nel 1942 divenne campione italiano di lotta greco-romana, pesi medi, attività che svolgeva in rappresentanza del settore sportivo della Cogne di Imola dove lavorava come operaio.
Dopo il 25 luglio 1943 aderì alla Resistenza.
Fu arrestato e sommariamente processato a Bologna insieme ad altri nove patrioti da un sedicente tribunale speciale costituitosi espressamente per decidere la rappresaglia per l'uccisione del segretario federale fascista Eugenio Facchini.
Le condanne emesse (9 pene di morte e una a 30 anni di reclusione) furono così motivate: «Per aver dal 25 luglio 1943 in poi, in territorio del comando militare regionale, con scritti e parole, con particolari atteggiamenti consapevoli e volontarie omissioni e con atti idonei ad eccitare gli animi, alimentato in conseguenza l'atmosfera del disordine e della rivolta e determinato gli autori materiali dell'omicidio a compiere il delitto allo scopo di sopprimere nella persona del Caduto [il federale fascista, ndr] il difensore della causa che si combatte per l'indipendenza e l'unità della patria».
Venne fucilato il 27 gennaio 1944 al poligono di tiro di Bologna insieme al fratello Romeo, Alessandro Bianconcini, Cesare Budini, Zosimo Marinelli, Silvio Bonfigli, Ezio Cesarini, Francesco D'Agostino, Sante Contoli e Luigi Missoni(già condannato a morte) ebbero pene detentive.
Riconosciuto partigiano nella 7a brigata GAP Gianni Garibaldi dal 9 settembre 1943 al 27 novembre 1944.
Il suo nome e quello del fratello Romeo sono stati dati a una strada di Imola.
[Antonio Sciolino]
E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno.
La biografia originaria pubblicata nel Dizionario della Resistenza è stata arricchita grazie a nuove fonti messe a disposizione dei familiari del caduto.