Note sintetiche
Scheda
Eccezionalmente, non figura tra i plasticatori della Certosa, se non per il busto di Camillo Ranzani nel Pantheon (1841). Le notizie su di lui si concentrano in anni che si presumono abbastanza giovanili, tra il 1835 e il '48: ripetutamente si segnala in concorsi scolastici; più tardi, dal '40, espone con regolarità ritratti, bassorilievi, copie dall'antico, segnalato a più riprese dalla stampa, ma con riserve sostanziali. «Merita lode questo giovane in quanto che spinto solo da geniale passione si è dato a seguire la Scultura», incoraggia il Gualandi nel '38; ma pochi anni dopo lo Scarabelli rimproverava esplicitamente ai suoi ritratti d'esser «tutti a un modo, la testa diritta e di faccia allo spettatore» (La Farfalla, 6 novembre 1846). «Anche quivi parmi o pigrizia o incuranza... Perché nol sorprenderemo nel momento più notabile di sua esaltazione, nel momento più forte o più vivo, o più bello della più nobil parte di sua persona: così consigliarono col fatto gli antichi, così parecchi de' più illustri nostri maestri» (ibidem).
Renzo Grandi
Bibliografia: Atti Acc., 1836, p. 53; 1841, pp. 42, 48, 64; 1842, pp. 43, 44, 53; 1847, p. 87; 1848, p. 62; Gazzetta di Bologna, 28 settembre 1837; La Farfalla, 5 novembre 1839; 10 dicembre 1841; 6 novembre 1844; 18 novembre 1846; S.Muzzi, 1837, p. 53; M.Gualandi, 1838, p. 11; L. Scarabelli, 1846, p. 14; G. Bosi, II, 1855, p. 377; A. Borzelli, 1912, p. 65. Testo tratto da "I Concorsi Curlandesi". Bologna, Accademia di Belle Arti 1785-1870, catalogo della mostra, a cura di Renzo Grandi, Bologna, Galleria d’Arte Moderna, marzo-maggio; Museo Civico, giugno-luglio, 1980.