Schede
Nel 1942 a Bologna, per iniziativa di Paolo Fortunati* e di alcuni docenti e studenti, sorse il Gruppo Intellettuali “A. Labriola”, del quale fecero parte intellettuali comunisti ed ex fascisti di sinistra passati al PCI.
Come ha scritto Giorgio Fanti, si trattò di «una anomalia, di più, di un caso isolato e contro corrente non solo in Italia ma nell’insieme dei PC della III Internazionale», perché era impensabile un’organizzazione autonoma degli intellettuali all’interno del PCI.
Durante la lotta di liberazione curò la pubblicazione di 2 numeri del giornale “Tempi nuovi”. Stampato in tipografia, aveva il sottotitolo “Periodico del Gruppo Intellettuali ‘Antonio Labriola’”.
Il primo uscì nel luglio 1944 e il secondo nel marzo 1945. Vi scrissero Renato Cenerini*, Arsilio Colombini* detto Ersilio, Paolo Fortunati*, Roberto Mazzetti, Giulio Tavernari*, Giorgio Vecchietti*.
Riprese le pubblicazioni dopo la Liberazione, diretto da Corrado Bondi, e fece 8 numeri, l’ultimo dei quali uscì nel marzo 1946.
Il Gruppo Labriola e il periodico furono soppressi dal PCI, come ha scritto Fanti, perché «Si volle deliberatamente colpire un tentativo generoso di produrre l’incontro e l’integrazione della cultura e del mondo del lavoro» [O]