Schede
Subito dopo l’8 settembre 1943 Hitler convocò al suo quartiere generale in Prussia alcuni ex gerarchi fascisti rifugiati in Germania dopo il 25 luglio 1943 e ordinò loro di dare vita ad un governo, in attesa del ritorno sulla scena politica di Mussolini, ancora prigioniero.
Il 9 settembre 1943 da una radio tedesca fu trasmessa la notizia della nascita del governo fascista in esilio e il 18 da radio Monaco fu annunciata la nascita di un nuovo stato repubblicano.
Il consiglio dei ministri della rinata dittatura fascista si riunì il 23 settembre1943, alla presenza di Mussolini e si autoproclamò unico rappresentante del popolo italiano, anche se il vero, unico e legittimo governo costituzionale era quello di Pietro Badoglio, insediatosi prima a Brindisi e poi a Salerno.
Quello di Mussolini era e restò un governo collaborazionista al servizio dell’invasore tedesco. Il 25 novembre 1943 il dittatore decise - ma l’annuncio era stato dato più volte in precedenza - che dall’1 dicembre 1943 l’Italia sarebbe divenuta la Repubblica sociale italiana.
Che il governo collaborazionista dipendesse totalmente dall’esercito d’occupazione lo dimostrano almeno due elementi: non gli fu mai permesso di insediarsi nella capitale e non fu interpellato quando 9 province del Trentino, Alto Adige e Venezia Giulia furono aggregate al Reich. Del pari non si oppose alla politica di spogliazione della produzione industriale e agricola messa in atto dai tedeschi. Così come non si oppose, quando non la favorì, alla deportazione non solo dei militari catturati dopo l’8 settembre 1943, ma anche di migliaia di lavoratori.
Il regime fascista consegnò ai tedeschi i cittadini italiani di religione ebraica e migliaia d’antifascisti perché fossero uccisi nei lager.
La base ideologica della nuova repubblica era la Carta di Verona, approvata dal congresso nazionale nel novembre 1943. Il nerbo della repubblica avrebbe dovuto essere il PFR. La RSI crollò quando le venne meno il sostegno della Germania sconfitta dagli alleati. Mussolini fu giustiziato, dopo essere stato catturato in divisa militare tedesca, mentre stava fuggendo in Svizzera. [O]
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