Schede
Costituita il 26 febbraio 1917 dai depositi del 43° e 89° Fanteria.
Anno 1917
La Brigata "Murge" viene formata nel febbraio nella zona compresa tra Porpetto e Sevegliano (sotto Palmanova) con battaglioni provenienti dalle Brigate "Acqui", "Barletta", "Bergamo", "Catanzaro", "Toscana" e "Salerno".
Dopo alcuni trasferimenti, ai primi di maggio la truppa è dislocata presso Terzo d'Aquileia in vista della nostra offensiva di primavera: in questo frangente la "Murge" è impiegata come riserva del VII Corpo d'Armata all'altezza dell'abitato di Selz (una frazione di Ronchi). Il 23 maggio il comando di Brigata ed il 260° sono trasferiti sulle falde del Monte Debeli (verso il Vallone del Lago di Doberdò), mentre il 259° nelle caverne ad est di Monfalcone. I reggimenti vengono mandati a riposo rispettivamente il 27 e il 30 maggio: nei giorni in cui è stata impiegata in prima linea, la "Murge" ha perso quasi 1900 uomini, tra cui il comandante della Brigata, Maggiore Generale Alessandro Ricordi.
Dopo un breve reimpiego in linea – il 260° verso Monte Cosich, sopra Ronchi; il 259° sul viadotto ferroviario di Duino (nei pressi delle Bocche del Timavo) – la Brigata è di nuovo riunita nella zona di riposo di Dobbia (a sud-ovest di Ronchi).
Il 25 giugno la "Murge" è operativa nel settore del Flondar (sl. Frankišče; un'altura vicino Brestovizza in Valle / Brestovica pri Komnu), dove si divide tra lavori di sistemazione difensiva ed ardite azioni di pattugliamento. Tornata in linea ancora nel settore del Flondar per la ripresa della nostra offensiva (XI battaglia dell'Isonzo), la Brigata è operativa tra il 19 ed il 22 agosto, riuscendo a strappare con alcuni suoi reparti quota 175 al nemico. Per la sua condotta, che costa la perdita di quasi 1650 soldati, viene citata sul Bollettino di guerra del Comando Supremo del 25 agosto.
Dopo un breve periodo di riposo, dall'inizio di settembre la "Murge" si divide fra le trincee del Monte Debeli e quelle comprese tra i rovesci di quota 144 e quota 121, prima di essere dislocata, agli ordini della 34a divisione, nell'area compresa fra Brestovizza, il Flondar e Medeazza. Stanziata quindi tra Talmassons, Lestizza e Galleriano (nei pressi di Codroipo) per riordinare l'organico, il 15 ottobre la Brigata comincia il suo trasferimento verso la Vallarsa (Trentino).
Qui entra in linea il 22 ottobre nel settore del torrente Leno, nella zona compresa fra Matassone, Zanolli (frazioni di Vallarsa) e il massiccio del Pasubio (tra i Monti Trappola e Corno), poi ad inizio novembre arretra sulla linea dei Monti Menerle, Loner e Parmesan. La "Murge" svolge qui attività di pattuglia sino alla fine dell'anno.
Anno 1918
Fra il gennaio e l'inizio di giugno la Brigata rimane di stanza nel settore della Vallarsa, rendendosi protagonista con alcuni suoi reparti della conquista del Monte Corno (10-13 maggio). Alla metà di giugno la "Murge" comincia il suo trasferimento verso il Padovano, sostituendo fra il 7 e il 9 luglio la I Brigata bersaglieri nelle posizioni di seconda linea presso Valstagna (nel Vicentino). Alla fine del mese gli uomini sono dislocati in prima linea, dove assumono la difesa della Val Frenzela: qui la truppa si alterna con la "Treviso" fino all'ottobre.
In vista della nostra offensiva finale, il 22 ottobre la "Murge" entra in prima linea nel settore di Asiago, fra il Col d'Ecchele e Monte Melago, alle dipendenze della 14a divisione. Il 1° novembre la truppa comincia la sua avanzata verso Stoccareddo e Zaibena (ad est di Gallio): conquistati quegli obbiettivi, la Brigata punta quindi all'abitato di Foza, con i reggimenti che si separono: uno (il 260°) che marcia verso Gallio e l'altro (il 259°) che insegue il nemico per la Val Miela. Il 2 novembre i reggimenti continuano la loro avanzata verso i rispettivi obbiettivi (passo della Forcellona per il 259°, piana di Marcesina per il 260°), quindi il 3 seguono il movimento della "Treviso" che punta alla Val Brenta. Il 4 novembre la marcia della "Murge" si arresta a Selva.
Andrea Spicciarelli
FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VIII, Roma, Libreria dello Stato 1929, pp. 101-110.