Schede
Costituita nel febbraio 1917, con i battaglioni provenienti dal 77° e 8° fanteria
Anno 1917
Formata con i battaglioni di marcia dei reggimenti citati, la Brigata riceve un lungo periodo di addestramento, il 10 maggio è posta alle dipendenze del comando zona di Gorizia. Iniziatasi la X° Battaglia dell’Isonzo, la Tortona il giorno 23 è di immediato rincalzo alle truppe che attaccano il costone che porta al Monte Santo; il giorno 24 i larghi vuoti prodotti dall’avversario nello schieramento d’attacco, obbliga la Brigata ad entrare in battaglia, il 257° reggimento viene impiegato contro la quota 611 del monte Kuk: battuto da ogni parte dalle mitragliatrici nemiche, subisce pesanti perdite e viene ritirato il giorno dopo in seconda linea.
Ripresa l’avanzata lungo il costone, due colonne del 257°, col rinforzo di altre truppe, riescono a penetrare nelle difese nemiche alla quota 611, il mancato arrivo dei rinforzi obbliga i superstiti d abbandonare le posizioni dopo alcune ore di disperata resistenza. Il 10 giugno la Brigata è riunita presso Kambresco. Ricomposta negli effettivi dall’arrivo dei complementi, la Tortona si porta in linea per prendere parte alla XI° Battaglia dell’isonzo, nel tratto di fronte tra lo Jelenik e la quota 711 con obiettivo, una volta vinta la resistenza nemica, di puntare sul monte Oscedrik e la Bainsizza, penetrando più in profondità possibile.
Il 19 agosto la Brigata passa all’attacco, superato l’Isonzo le sue colonne tentano di occupare le prime linee avversarie, ma la reazione è tale da non consentire che modeste conquiste; il giorno 20 riprende l’offensiva, la nostra artiglieria ha in parte isolato la prima linea nemica dalla sua retrovia, l’attacco dei fanti della Tortona riesce a scalzare le difese AU, sì che il giorno 21, finalmente, la quota 711 è conquistata: cinque contrattacchi vengono respinti.
Il 22 agosto, con l’arrivo di nuove forze, le colonne d’attacco della Brigata puntano sullo Jelenik: all’avversario manca il supporto del presidio sulla quota 711 conquistata nei giorni precedenti, e dopo alcune ore di accaniti combattimenti deve cedere ai fanti italiani anche detta cima. Il 29 settembre riprendono le operazioni per migliorare le nostre posizioni sull’altipiano della Bainsizza, la Tortona deve procedere contro il settore Na Kobil ( la quota 800 )-Podlaka; l’attacco, dopo la preparazione di artiglieria é violento e deciso, le prime linee avversarie sono superate, il 257° reggimento occupa la quota 756 del Na Kobil, mentre il 258° espugna la posizione denominata “osso di morto”.
Gli AU, non potendo perdere altro terreno, portano un contrattacco con tutte le forze a loro disposizione che in parte riesce, e le truppe della Tortona sono costrette a ripiegare.
Il 26 ottobre, causa lo sfondamento tedesco a Caporetto, la Tortona retrocede verso il Sabotino e la Sella di Dol, respinge i primi attacchi avversari, poi deve ancora ripiegare verso Campoformido (UD) che non riesce a raggiungere perché trova la strada già sbarrata dal nemico. All’alba del 30 arriva a Codroipo e si schiera sulla destra del Tagliamento, ricevuto l’ordine di abbandonare anche dette posizioni, inizia la ritirata al Piave, che raggiunge e supera il 9 novembre al ponte della Priula. Il 22 novembre la Brigata Tortona viene sciolta ed i superstiti confluiscono nella Brigata Cremona.
In soli nove mesi di vita si guadagnò una medaglia d’argento alla bandiera di guerra e numerosi citazioni sui bollettini del comando supremo.
Ufficiali e soldati ricevettero 45 medaglie d’argento, 47 di bronzo; i morti, feriti e dispersi furono complessivamente 3507.
Paolo Antolini