Schede
Costituita nell'aprile 1916 con elementi del 23° e 49° RF.
Anno 1916
Mobilitati nel febbraio, i due reggimenti sono inviati in zona di guerra nella prima metà del marzo, alle dipendenze della 9a divisione. Il 3 aprile la “Sesia” è costituita a Basaldella (Udine) e dopo poco viene inviata verso il fronte alpino, nell'area compresa tra Malo e Marano Vicentino (Vicenza).
All'inizio della Strafexpedition austriaca, il comando di Brigata ed il 202° sono destinati a Valle dei Signori (oggi Valli del Pasubio, Vicenza). Da lì, il reggimento è quindi inviato a presidio del Passo della Borcola. Nel frattempo il 201° viene chiamato ad agire tra Forcella Valbona, Campoluzzo e l'Altipiano di Tonezza. Dopo un breve periodo di riordino, il 1° giugno la “Sesia” è di nuovo in prima linea, a difesa del settore compreso tra il Monte Alba ed il Colle di Pòsina.
La controffensiva italiana del 16 giugno segna la ripresa delle attività per la Brigata, che fino al 30 luglio è impegnata in una difficile azione di avanzamento verso le posizioni nemiche, che comporta la perdita di 1857 soldati e 41 ufficiali.
Sostituita in linea alla fine di luglio, il 12 agosto i reggimenti della “Sesia” vengono destinati al fronte isontino. Raggiunta Romans, tra i giorni 24 e 25 i fanti sostituiscono le Brigate “Lambro” (205°-206° RF) ed “Etna” (223°-224° RF): alle dipendenze della 43a divisione, il primo compito ad essi assegnato è quello di continuare i lavori di rafforzamento del fronte compreso tra la strada che da Gorizia porta ad Aisovizza (sl. Ajševica, frazione di Nova Gorica). Retrocessa in seconda linea nel settembre, il giorno 26 il 201° è tra Palchisce (Gorizia), Fogliano (oggi F. Redipuglia, Gorizia) e Villa Vicentina (Udine) in qualità di riserva divisionale, mentre il 202° è in prima linea nel tratto di fronte compreso tra le strade ferrate Opacchiasella (sl. Opatje Selo)-Castagnevizza (sl. Kostanjevica na Krasu) e Opacchiasella-Novavilla (sl. Nova vas).
Dopo un periodo in cui i reparti della “Sesia” si sono alternati in prima linea, essi partecipano attivamente all'Ottava battaglia dell'Isonzo (10-12 ottobre): l'obiettivo è quello di conquistare l'altura posta a Sud della strada Opacchiasella-Castagnevizza. L'esito finale consta in un avanzamento di circa 500 metri ed in circa 730 prigionieri catturati. Le perdite della Brigata ammontano di contro a 967 fanti e 19 ufficiali. Il 15 ottobre il 201° viene mandato a Fogliano, mentre il 202° rimane in linea per rafforzare le posizioni conquistate.
Il 1° novembre la “Sesia” è di nuovo protagonista nel contesto della Nona battaglia dell'Isonzo (31 ottobre – 4 novembre), col medesimo obiettivo dello scontro precedente. I maggiori risultati sono conseguiti verso Castagnevizza, con la cattura di un presidio nemico ed oltre 200 prigionieri. Sospese le operazioni il giorno 5 novembre, il 7 l'intera Brigata è ritirata dalla linea ed inviata a Fogliano: in soli quattro giorni (1°-4 novembre) si contano 1289 soldati e 34 ufficiali caduti, fra cui lo stesso comandante del 201° RF colonnello Filippo Armand (Alessandria 1870 – Ospedale da campo 240, in località Perteole (Ud), 12 novembre 1916).
Il 2 dicembre il 202°, posto alla temporanea dipendenza di una brigata granatieri, è di nuovo al fronte presso Opacchiasella: una settimana dopo il controllo del settore è assunto dalla stessa “Sesia”. Il giorno 10 il 201° rileva il reggimento fratello (e viceversa il giorno 21). A fine anno la Brigata è sostituita dai fanti di “Lazio” (131°-132° RF) e “Caltanissetta” (147°-148° RF) e si raccoglie tra Fogliano e la località Scodovacca presso Cervignano del Friuli (Udine).
Anno 1917
Il 5 gennaio la Brigata è posta alle dipendenze del XXVI Corpo d'Armata e trasferita tra Carpeneto e Pozzuolo del Friuli (Udine). Da qui il comando invia il 201° fra Gorizia e il Podgora ed il 202° tra Quisca (sl. Kojsko) e San Floriano del Collio (sl. Števerjan): entrambi vengono impegnati in lavori di rafforzamento dei trinceramenti.
Nel marzo il comando di Brigata è inviato a Gorizia per assumerne la difesa: fino all'agosto i reggimenti si alternano nella vigilanza della città.
In vista dell'Undicesima battaglia dell'Isonzo (17-31 agosto) la “Sesia” occupa una linea di resistenza ad oltranza in sostituzione di altri reparti della 48a divisione che partecipano all'offensiva verso l'altipiano della Bainsizza. Questa posizione è tenuta fino al 26 ottobre, quando viene lanciata la controffensiva nemica, che impone il ripiegamento della “Sesia” verso Borgnano (Gorizia). Durante questo movimento, la Brigata ha il compito di proteggere le truppe in uscita dalla città di Gorizia. Il giorno 30 i fanti operano delle puntate offensive contro il nemico che da Cividale del Friuli e Codroipo (Udine) mira al Tagliamento, mentre successivamente essi sono chiamati a proteggere la ritirata della 7a, 48a e 49a divisione. Il 31 ottobre, infine, i reggimenti passano il Tagliamento all'altezza di Madrisio (201°) e Latisana (202°).
Il 4 novembre, messa a disposizione della 59a divisione, la “Sesia” assume la difesa del settore di Ponte di Piave (Treviso). Dopo il passaggio del fiume da parte del nemico presso Zenson di Piave (Tv), due battaglioni del 202° sono posti alla dipendenza tattica della Brigata “Acqui” (17°-18° RF).
Il 13 novembre la “Sesia”, agli ordini della 4a divisione, ha il compito di fronteggiare ancora il nemico sulla riva destra del Piave, finché il giorno 17 non viene inviata a Spercenigo (Treviso), dove procede al suo riordino.
Tra il 26 ed il 28 novembre i reggimenti rilevano la 3a Brigata Bersaglieri nel tratto di fronte prospiciente il Piave compreso tra Candelù (frazione di Maserata sul Piave, Tv) e la località “Molino Vecchio”, dove rimane fino alla fine dell'anno.
Anno 1918
Rilevati ad inizio anno, i reggimenti sono riuniti a Treviso nella seconda metà di gennaio. A metà del marzo la “Sesia” rientra in prima linea sul Piave tra Candelù e Fagarè (oggi F. della Battaglia, Tv): in questo tratto di fronte i reggimenti si alternano fino al 24 maggio.
All'inizio dell'ultima offensiva nemica – la Battaglia del Solstizio (15-23 giugno) – la “Sesia” è di nuovo in prima linea nel consueto settore a difesa del Piave. Alcuni reparti partecipano alle operazioni fino al giorno 19, ma le perdite sono immani: 3331 soldati e 119 ufficiali. Il contegno della “Sesia” è degno di una citazione sul Bollettino del Comando Supremo del 18 giugno e questa – assieme ad altre azioni – sarebbe valsa il conferimento alle Bandiere dei due reggimenti una medaglia di bronzo al valor militare. Ritirata dal fronte il 19 giugno, la Brigata vi rientra a metà luglio. Dopo un ulteriore periodo di riposo, è di nuovo in prima linea al posto della “Cosenza” (243°-244° RF) a metà agosto.
Il 24 ottobre, inizio dell'ultima, vittoriosa offensiva italiana, alla “Sesia” è affidato il compito di passare il Piave all'altezza di San Donà (paese in cui i reggimenti entrano il giorno 30). L'avanzamento della Brigata termina all'altezza del Tagliamento, quando viene comunicata ai soldati la firma dell'armistizio di Villa Giusti.
Andrea Spicciarelli
FONTE: Brigate di fanteria: riassunti storici dei corpi e comandi nella guerra 1915-1918, Vol. VI, Roma, Libreria dello Stato 1928, pp. 255-278.