Schede
Questa formazione - che porta il nome della partigiana Irma Bandiera uccisa dai fascisti il 13 agosto 1944 e decorata di medaglia d'oro - fu costituita nell'estate 1944 quando furono raggruppati alcuni nuclei armati che operavano all'interno del centro storico di Bologna e nell'immediata periferia. La decisione fu presa in previsione di quella che si riteneva l'imminente insurrezione popolare.
La brigata, che faceva parte della divisione Bologna pianura "Mario", estese gradatamente la propria attività dal centro cittadino ai comuni di Casalecchio di Reno, Castel Maggiore, Granarolo Emilia e San Lazzaro di Savena.
Ebbe numerosi comandanti: Giordano Walter Busi "Michele" fucilato il 18 novembre 1944; Beltrando Pancaldi "Ran"; Renato Capelli "Leo"; Remo Nicoli "Enzo" fucilato il 15 marzo 1945 e Guerrino Malisardi. Numerosi i vice comandanti e i commissari politici che si avvicendarono.
La brigata era organizzata su cinque battaglioni, tutti dedicati a partigiani caduti. 1° Busi, comandato da Ottavio Baffé "Andrea" sino al 20 novembre 1944 e poi da Sergio Soglia "Ciro"; 2° Giacomo (il nome di battaglia del caduto Ferruccio Magnani), comandato da Enzo Cinelli sino al 5 ottobre 1944, quando cadde, e poi da Elio Morino "Morro"; 3° Ciro (il nome di battaglia del caduto Giuseppe Rimondi), comandato da Guido Muratori "Oscar"; 4° Bruno Pinardi "Camoscio" e Vanes Pinardi "Topo", comandato da Pancaldi sino al 2 maggio 1944 e poi da Orlando Mandrioli "Muzio"; 5° Antonio Rosini, comandato da Busi sino al 3 agosto 1944 e poi da "Iano".
La brigata ebbe 94 caduti e 46 feriti. 1.066 i partigiani riconosciuti e 327 i patrioti. Numerosi i benemeriti.
[Nazario Sauro Onofri]