Schede
Oltre a quest’opera di Barchi (stampa litografica a colori, cm.100 x 70, Milano, SAIGA-Armanino), sono noti altri due cartelli realizzati sempre per il IV Prestito. Poco o nulla si sa dell’artista, il cui nome è legato soprattutto al manifesto in esame, in cui Barchi ha raggiunto alti esiti stilistici offrendoci un’immagine semplice ma nello stesso tempo suggestiva. E’ il paesaggio il fulcro della composizione: la lunga fila di soldati che si snoda lungo la montagna pare perdersi in esso e confondersi con l’elemento naturale, una bianca e compatta distesa di neve. Un ruolo essenziale è giocato dal colore dominante, un azzurro freddo presente in tutte le sue gradazioni. La solitudine ed il rigore invernale vengono così evocati e resi quasi tangibili mentre avvolgono nelle loro spire i soldati che avanzano faticosamente lasciando sulla neve orme che compongono la parola-chiave: sottoscrivete. L’artista opta per la stesura a piatto del colore facendo sì che le figure ottengano un effetto simile a quello dei papiers coupés. Il ritmo infine è ascensionale: il nostro occhio infatti accompagna dal basso verso l’alto la lunga teoria di soldati seguendo la serpentina cui essi danno vita.
Maria Alessandra Corticelli Guarmani
Testo tratto da L'oro e il piombo - I prestiti nazionali in Italia nella Grande Guerra, Bollettino del Museo del Risorgimento. Bologna, anno XXXVI, 1991. Trascrizione a cura di Lorena Barchetti