Schede
Dalla cappella maggiore si accede alla sacrestia, caratterizzata da imponenti armadi lignei. Al centro dell’altare dalle ricche colonne tortili in stucco bianco e dorato, si trova un crocefisso in legno tra la Madonna e San Giovanni Evangelista in terracotta policroma, attribuibili a scuola bolognese del XVIII secolo. All’epoca della sistemazione della cappella maggiore ad opera del Cesi fu trasferito in sacrestia il polittico realizzato per l’altar maggiore, commissionato da papa Niccolò V ai pittori veneziani Bartolomeo (1432- 1499) e Antonio Vivarini (1415 - 1484)), oggi alla Pinacoteca Nazionale. Sulla parete di sinistra sono appesi il dipinto di Ercole Graziani (1688-1765) Il Beato Nicolò Albergati appare in sogno a Tommaso Parentucelli, proveniente da una delle cappelle laterali e Il Crocefisso tra la Vergine, San Giovanni Evangelista ed un altro santo attribuito a scuola bolognese della seconda metà del Cinquecento. Sopra la porta che conduce alla cappella di San Giuseppe si trovava un sottoquadro attribuibile al Calvi (1740-1815) raffigurante S. Bruno, ora posto sull'altare della Cappella di San Girolamo. Sulla parete destra si trovano La Madonna col Bambino, S. Caterina e S. Ugo Vescovo di Girolamo Bonesi (1653 - 1725) trasferito in sagrestia da altri locali del convento o della chiesa. Era qui collocato anche un Santo Certosino di scuola bolognese, ora nella cappella dell'Annunciazione. Accanto all’altare era collocato un leggio dipinto sui tre lati con grottesche e bizzarrie di gusto cinquecentesco rivelatosi opera di Amico Aspertini. Le tavole dopo il restauro sono state collocate nella Cappella delle Reliquie.
Antonella Mampieri