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MCMXVI - 013 - Monfalcone e Doberdò sul Carso

lapide

Schede

In questa lapide sono ricordati i bolognesi caduti a Boberdò e Monfalcone.
Doberdò si trova sull'altopiano carsico, a 92 mslm, a pochi chilometri dal Lago omonimo, sulla strada che congiunge Monfalcone e Ronchi dei Legionari al Vallone ed a Gorizia.
"Durante la prima guerra mondiale tutti gli abitati furono quasi completamente distrutti tranne il Vallone che si trovava nelle immediate retrovie del fronte, ma al riparo dall'artiglieria. Attraverso l'Altipiano di Doberdò scorreva la linea del fronte e su di essa si combatteva atrocemente nell'ambito del così detto Fronte dell'Isonzo tra l'Italia e l'Austria: fino al 10 agosto 1916 sul bordo occidentale e poi fino a maggio del 1917 su quello orientale quando l'esercito italiano occupò Jamiano. La documentazione fotografica ci mostra nel Vallone un'interminabile susseguirsi di baracche con ospedali da campo, magazzini, punti di ristoro e cimiteri. Molti resti di quegli eventi si trovano nei dintorni di Bonetti e Ferletti. Sulla collina di fronte alla chiesetta di Palchisce si trovano molte trincee ancora ben conservate e sul rilievo Brestovi le postazioni di artiglieria che rimangono a testimonianza del primo conflitto mondiale. Inoltre sulla vecchia strada postale poco prima di arrivare a Palchisce ci sono i resti di un vecchio monumento eretto dagli Austro-ungarici.
Doberdò del Lago diventò Comune autonomo nel 1850 ed è l'unico Comune completamente carsico nel Goriziano, ma il Vallone fu allora incluso nel Comune di Opatje selo (ora in Slovenia). Nel 1947 fu aggiunto il paese di Jamiano e nel 1951 anche il Vallone che fino allora faceva parte del Comune di Sagrado. Oltre al capoluogo ci sono attualmente altre undici frazioni con non più di 650 abitanti: Jamiano, Marcottini, Micoli, Berne, Ferletti, Bonetti, Devetachi, Palchisce, Issari, Visintini e Sablici."