Schede
Questa lapide ricorda i caduti bolognesi nella zona di San Martino e San Michele sul Carso nel 1915.
San Michele è un rilievo montuoso (274 m) del Carso, alla sinistra dell'Isonzo, 8 km a SW di Gorizia.
Durante la prima guerra mondiale le posizioni austro-ungariche furono a più riprese attaccate da reparti italiani della III armata nel giugno-luglio e ottobre-novembre 1915 (2a, 3a, 4a battaglia dell'Isonzo). Neutralizzato un attacco austriaco a sorpresa il 29 giugno 1916, durante il quale furono impiegati gas asfissianti, il 6 agosto successivo, durante la 6a battaglia dell'Isonzo, le quattro cime furono occupate dall'XI corpo d'armata italiano comandato dal generale Cigliana."
San Martino del Carso invece è una frazione del Comune di Sagrado che dagli scontri della prima guerra mondiale uscì quasi completamente distrutto.
Il paese di Sagrado si trova sulla riva sinistra dell'Isonzo, ai piedi del pianoro Carsico ad alcuni chilometri da Monfalcone. Alla dichiarazione di guerra gli austriaci fecero saltare il ponte stradale e quello ferroviario, quindi distrussero le chiuse che regolavano l'afflusso dell'acqua dell'Isonzo lungo un grosso canale d'irrigazione che tracimò allagando la pianura davanti alle truppe italiane. Ottennero così il tempo per chiudersi a difesa dentro il paese. Sagrado venne attaccata dalle truppe della 3a Armata il 23 giugno 1915, I battaglia dell'Isonzo, alle 8 di mattina; gli Ungheresi del 76° reggimento resistettero fino a notte fonda, poi, decimati e senza possibilità di ricevere rinforzi, si ritirarono sulla linea difensiva del ciglione Carsico (che faceva perno sul Sei Busi - San Martino del Carso - San Michele), oltrepassava l'Isonzo a Lucinico e saliva lungo le due teste di ponte sulla riva destra, il Podgora ed il Sabotino.