Schede
Progettata nel 1907, la Cappella presenta un disegno architettonico a pianta ottagonale alla cui sommità è posta una cupola. Edoardo Collamarini (1863 - 1928) propone un edificio di stile storicista del tutto in linea con il gusto dell’epoca, rileggendo l’architettura rinascimentale toscana. La parte inferiore ospita una cripta ipogea destinata alle sepolture, cui vi si accede per mezzo di una scala a chiocciola opportunamente nascosta. L’elegante progetto si completa con i pavimenti riccamente decorati con marmi policromi e lastre di alabastro posizionate lungo la parete di fondo, fungendo così da finestrature. Si registra inoltre la presenza di un grande rilievo, opera di Giuseppe Pacchioni (1819 - 1887), antecedente alla realizzazione della cappella ma sempre di proprietà della famiglia e dedicato a Luigi Salina (1763 - 1845). Entrando sulla sinistra si trova il loculo di Giovanni Alberto Salina rivestito in marmo di Carrara e incorniciato di giallo di Siena. Stando all'Indice di Protocollo dell'Archivio Storico - Comunale di Bologna (P.G. 26746 non agli atti), il 26 ottobre 1914 lo scultore Silverio Montaguti (1870 - 1947) chiede all'Ufficio di Edilità e Arte il permesso di collocare un medaglione in marmo nella Cappella Salina, posta nel Chiostro del Colombario in Certosa. Lo scultore modella nel tondo il volto di Giovanni Alberto, morto il 15 novembre 1913.