Schede
Da via de' Giudei a vicolo Tubertini.
Prima documentazione dell'odonimo: 1636 (Via di San Giobbe).
Oggi il vicolo san Giobbe è composto di due brevi tratti di cui il primo da via de' Giudei va da est a ovest ed il secondo, ancora più breve, raccordandosi al primo tratto, va da sud a nord fino a vicolo Tubertini.
Fino a tutto il XIX secolo però, il vicolo San Giobbe, dopo il primo tratto, girava a sud (il passaggio è ora chiuso) e comprendeva un tratto ancora esistente, ma aperto solo al traffico pedonale; alla sua destra sono due vicoli di cui uno ancora aperto che, pur se senza nome, serve di accesso da via Guglielmo Oberdan alla Galleria Acquaderni, ed era noto come Purgatorio. Il secondo pure sfocia in via Guglielmo Oberdan: ora è chiuso con cancelli alle due estremità, ed era noto come Limbo. Sia Purgatorio sia Limbo sono descritti nella scheda della Galleria Acquaderni a cui si rimanda.
Il secondo tratto descritto sopra (da sud a nord) era compreso nel vicolo Tubertini, già Voltone dei Tubertini.
La via di San Giobbe prese il nome dall'ospedale e compagnia di San Giobbe (il cui oratorio è compreso oggi nella Galleria Acquaderni) dove venivano curati i sifilitici.
L'odonimo San Giobbe fu documentato per la prima volta nel XVII secolo.
Con la riforma toponomastica del 1873-78 venne confermato l'odonimo vicolo di San Giobbe.