Schede
Da via Ugo Bassi a via Maggia.
Prima documentazione dell'odonimo: 1835 (Belvedere di San Gervasio).
La nostra via fu descritta in passato con il nome di Belvedere fin dal XVI secolo. Belvedere è nome usato in passato anche per altre vie, per cui si è spesso usato uno specificativo per distinguerlo da altri Belvedere (come Belvedere di Borgo Salamo, Belvedere di Saragozza).
La nostra via fu chiamata Belvedere di San Francesco, Belvedere di San Felice, Belvedere del Borgo delle Casse, ed infine Belvedere di San Gervasio, nome che fu ufficializzato dalla riforma napoleonica.
La via San Felice, la chiesa di San Francesco, il Borgo delle Casse (si veda la schieda su via Guglielmo Marconi), ed il Monastero di San Gervasio (che era dove oggi c'è il Mercato delle Erbe), erano tutti riferimenti vicini alla nostra via, tenendo anche conto che l'antica Strada San Felice occupava il tratto di via Ugo Bassi dall'attuale confluenza con via San Felice a via Nazario Sauro.
Tutti questi specificativi non furono sufficienti ad evitare malintesi perchè Belvedere era anche nome di altra via nei paraggi (l'attuale via Belvedere, alla cui scheda si rimanda) che incrocia la nostra e che ne ebbe, anche se in tempi diversi, quasi tutti gli stessi specificativi: di San Felice, di San Francesco, del Borgo delle Casse e di San Gervasio.
Una discreta confusione.
Con le lapidette della riforma napoleonica del 1801, la situazione si stabilizzò per la nostra via che rimase Belvedere di San Gervasio.
La riforma toponomastica del 1873-78 semplificò il nome della nostra via in via San Gercasio, che è il nome attuale.