Schede
Nel 1919 Giovanni Zurla, famoso cuoco professionista al servizio dell'aristocrazia bolognese, apre assieme ai figli una trattoria in via Pescherie. Vi si mangia “in mod particular”, dalle lasagne verdi al filetto all'olandese, dalle tagliatelle ai “turtlein bein pein e zal” (tortellini ben ripieni e gialli). I clienti fanno la fila per entrare in due stanzette piuttosto anguste, ma secondo l'attore Armando Falconi ne vale la pena: al Pappagallo "si mangia da papa e da cappone si diventa gallo". In una pubblicità del 1935 in dialetto bolognese si segnalano come A Bulògna à spò magnàr pròpri in mod particular del lasagn a la Bulgnéisa, i dilet a l'ulandeisa e i Turtlein bein pein e zàl sòul da Zurla al "Papagal". Nel 1937, poco dopo la morte del fondatore, l'esercizio si trasferisce dai primi angusti locali del Quadrilatero in via Santo Stefano nell'antica Casa Bolognini, a pochi passi dalle Due Torri. Per oltre cinquant'anni lo chef è Bruno Tasselli, cresciuto alla scuola dei Zurla: con lui il Pappagallo viene da molti considerato uno dei migliori ristoranti europei.
Al Ristorante transitano attori, politici, personaggi in vista. Rimane famosa la visita dei divi di Hollywood Tyrone Power e Douglas Fairbank, che fuori dal locale sono circondati da una folla di ammiratori. Nel 2022 il Pappagallo si trasferisce in Via Marconi, divenendo una bottega gastronomica take away.
In collaborazione con Cronologia di Bologna della Biblioteca Sala Borsa.