Schede
Da via Giuseppe Massarenti a via Mondo.
Delib. cons. 16 aprile 1909.
Il percorso di via Rimesse è cambiato radicalmente dal XIX secolo ad oggi.
Oggi via Rimesse è diviso in due tronconi separati tra loro dalle linee ferroviare della Direttissima, Alta Velocità e della Bologna-Ancona.
Il percorso antico, documentato dalla prima metà del XVIII secolo, partiva dalla via di Savena (descritta nelle schede delle vie Ilio Barontini e Sante Vincenzi) e sfociava in via del Pilastro.
Il tratto iniziale, quello da via Massarenti fino alla rotonda Leonildo Marcheselli, all'inizio del XIX secolo consisteva in un sentiero su quello che era l'argine destro del torrente Savena (deviato da questa sede nel 1776). Questo sentiero, ampliato nel tempo, fu chiamato via Savena.
Via Rimesse cominciava più o meno dal punto dove ora è la rotonda Leonildo Marcheselli, proseguiva lungo un tratto ora scomparso a causa della costruzione delle linee ferroviarie e si congiungeva con l’altro tratto della attuale via Rimesse, dopo di chè, mediante un altro tratto ancora, pure questo scomparso a causa di altre due linee ferroviarie, percorreva un lungo tratto di via, poi chiamato nel 1933 via del Terrapieno, per arrivare ad un caseggiato in via del Terrapieno 24, noto nel XIX secolo come Rimessa Caprara (che fu la causa dell'attuale odonimo). Infine proseguiva con un altro tratto scomparso (questo a causa della costruzione della Tangenziale) per raccordarsi con un ramo di via del Pilastro e quindi sfociare nel corso principale di via del Pilastro di fronte al Savoia Hotel Regency.
L'edificio delle Rimesse Caprara è documentato nella cartografia ottocentesca e pare che l’uso del toponimo Rimesse non risalga a prima del XIX secolo.