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Poligono di tiro

Sito di rappresaglia

Schede

Sono numerosi, a Bologna, i luoghi nei quali le milizie della RSI erano solite fucilare i partigiani o i cittadini vittime delle rappresaglie. Alcune esecuzioni furono compiute in Piazza Nettuno, davanti a Palazzo d’Accursio, dove oggi sorge il Sacrario con le foto di tutte le vittime dei nazifascisti. Altri luoghi furono Piazza 8 agosto - davanti al monumento al Popolano - e la zona della Certosa. La maggior parte delle fucilazioni avvennero al Poligono di tiro, in via Agucchi 98, dove da sempre si trova la sezione bolognese dell’associazione Tiro a segno nazionale, con i relativi campi per le gare balistiche. Non si conosce il numero esatto perché non tutte le esecuzioni furono registrate dai giornali dell’epoca, mentre non sono consultabili i documenti d’archivio relativi.

Pare, comunque, che siano state 270. Queste le principali esecuzioni: 23 settembre 1944 fucilazione di otto dirigenti delle brigate GL; 16 ottobre 1944 fucilazione di 14 partigiani feriti catturati nell’ospedale di Brisighella (RA); 14 dicembre 1944 fucilazione di 14 partigiani feriti catturati nell’infermeria clandestina di via Duca d’Aosta 77 (oggi via Andrea Costa). Il primo ottobre 1945 al Poligono fu eseguita la condanna a morte di Renato Tartarotti - uno dei più feroci criminali fascisti - inflittagli dal tribunale di Bologna il 4 luglio precedente.

[Nazario Sauro Onofri]