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Lizzano in Belvedere, (BO)

1919 | 1943

Insediamento

Schede

Nelle elezioni amministrative del 7 novembre 1920 la lista socialista conseguì la maggioranza. Fu eletto a sindaco Riccardo Gherardi, un pioniere del movimento sindacale, cooperativo e socialista, nell'alta valle del Reno.
Il 7 maggio 1921, mentre si trovava a Bologna, venne aggredito e bastonato da un gruppo di fascisti. Il consiglio comunale democratico fu di fatto cacciato il 18 maggio 1922. L'ex sindaco Gherardi, costretto ad emigrare per sottrarsi alle continue persecuzioni, riparò in Francia, a Nancy, dove lavorò come minatore continuando a svolgere attività politica e sindacale fra gli emigrati e gli antifascisti italiani, perciò subì licenziamenti ed espulsioni, oltre ad essere inseguito dai mandati di cattura del governo fascista.
Durante gli anni del regime, tre nativi di Lizzano subirono condanne al confino di polizia per atti d'opposizione (Confinati). Tra questi Golfiero Bonucci (classe 1910), meccanico, anarchico, condannato il 5 giugno 1942 a cinque anni di confino a Ventotene, per avere partecipato nelle file della Colonna Italiana in difesa della Spagna, quando scoppiò la rivolta capeggiata dal generale Francisco Franco (Spagna).