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Ippodromo Arcoveggio

Di rilevanza storica

Schede

In via Corticella all'Arcoveggio è inaugurato il nuovo ippodromo progettato da Umberto Costanzini (1897-1968) con Ulisse Bandiera.
L'impianto, per i tempi innovativo, è stato voluto fortemente dall'ex podestà Arpinati. Primo Castelvetro, esperto di trotto, lo definisce “splendido, elegante, completo”.
La tribuna “super sottile” è una delle prime in Italia e la più ampia tra quelle completamente a sbalzo, senza pilastri di sostegno. I calcoli della struttura sono opera dell'ing. Armando Villa (1897-1958).
Nell'ampio parcheggio, circondato da alberi di alto fusto, possono essere accolte le vetture di tutti gli spettatori. Le scuderie hanno box completamente in muratura.
Specializzato per il trotto, l'ippodromo dell'Arcoveggio conoscerà ogni anno due periodi di riunioni equestri, con una sospensione estiva, durante la quale le corse si sposteranno sulla riviera adriatica, utilizzando l'ippodromo Savio di Cesena.
Nel dopoguerra alcuni cavalli, come Tornese e Crevalcore, sapranno dividere i gusti del pubblico e il tifo, come i campioni del ciclismo o della boxe.
Nel 1932 è allestito a Bologna anche un campo ostacoli, che nel 1948 diverrà ippodromo militare. Si trova ai Giardini Margherita ed è gestito dalla Società del Cavallo da Sella.

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