Schede
Il grande albergo (ora Grand Hotel Majestic) si estende a Bologna per una parte in Palazzo Fava, con prospetto su via Manzoni, e per l'altra nell'edificio già Seminario fatto costruire da papa Benedetto XIV nel 1751, su via dell'Indipendenza come Seminario Arcivescovile posto davanti alla Cattedrale di San Pietro. Il portico affacciato su via dell'Indipendenza, dove si trova anche l'ingresso principale, fu disegnato da Francesco Tadolini nel 1772. Alcune sale furono affrescate dai Carracci e altri pittori del loro ambito; la più importante è la cosiddetta sala della "Storia di Europa". Nei locali sotterranei dell'Hotel è possibile osservare una sezione stradale di circa dieci metri appartenente a uno dei decumani minori della Bononia romana. Nel 1912 il palazzo venne trasformato in albergo e l’attività prosegue tutt'ora. Durante la Grande Guerra fu sede degli uffici della Croce Rossa Americana, che aveva i propri magazzini a Palazzo Pepoli vecchio. Dopo l'8 settembre 1943 ospitò gli alti comandi dell'esercito tedesco e le massime gerarchie del PFR e dell'esercito della RSI: per questo motivo subì due attacchi nel 1944 da parte dei partigiani. Il prospetto su via dell'Indipendenza subì notevoli danni dal bombardamento del 29 gennaio 1944 e dai due attentati partigiani e la facciata dovette essere ricostruita.
Nel 2013 l'hotel ha festeggiato i suoi primi cento anni di attività. Sotto il portico erano presenti molti negozi o attività commerciali oggi non più presenti. L'ultima ad abbandonare quella posizione - qualche anno fa - è stata la gioielleria Coltelli, riconoscibile proprio sotto il balcone dell'albergo nella cartolina del Fondo Brighetti CaRisBo.
In collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna