Schede
Granaglione è il comune più meridionale dell'area metropolitana di Bologna, a 67 km dal capoluogo e al confine con la regione Toscana, più precisamente con la provincia di Pistoia. Si tratta di un comune sparso, costituito da diverse frazioni. L'inchiesta Jacini rilevò, tra 1877 e 1885, la composizione sociale e demografica di Granaglione: su 4.530 abitanti censiti nel 1879, ben 3.720 erano lavoratori giornalieri (operai, braccianti, pastori, ecc.). L'eccessiva disponibilità di manodopera costringeva molti di essi all'emigrazione temporanea. Il resto della popolazione si divideva tra mezzadri e proprietari di terre, in genere però appezzamenti di piccole dimensioni. Sul versante socio-economico l'inchiesta rilevò le misere condizioni di vita della popolazione locale, peraltro comuni alle aree montane appenniniche, conseguenti ad una alimentazione povera e pertanto poco salutare (a base di farina, che provocava epidemie di pellagra) e ad uno scarso livello igienico-sanitario, dovuto anche alla presenza di soli due medici, titolari di un territorio molto ampio e di difficile percorribilità ed alle epidemie di pellagra e malaria. Le scuole, nonostante fossero sufficientemente attrezzate, erano scarsamente frequentate e l'unica forma di assistenzialismo presente era la Società Operaia Democratica di Mutuo Soccorso della vicina Porretta, fondata nel 1874. Agli inizi del Novecento l'economia di Granaglione rimaneva legata al settore agricolo e del piccolo commercio. L'attività industriale era relegata a qualche attività di trasformazione di prodotti agricoli (principalmente canapa e lana) o alla produzione delle ferriere. Nel 1912 nel Comune arrivò la luce elettrica e nel 1913 l'acquedotto. L'entrata in guerra, nel 1915, impose a tutti pesanti limitazioni. Inoltre, il rientro sul territorio di tutti gli emigrati stagionali, oramai impossibilitati negli spostamenti in Europa, appesantirono ulteriormente le condizioni economiche locali, tanto che nel 1917 il Comune dovette ricorrere ad una serie di provvedimenti relativi all'approvvigionamento e al calmieramento dei prezzi del grano. Alla fine del conflitto su 4.324 abitanti censiti nel 1911 vi furono 86 caduti. Il comune pose in loro memoria una lapide, nel piazzale retrostante la chiesa di S. Nicolò.
Il Comune viene così descritto nel volume "Provincia di Bologna", collana "Geografia dell'Italia", Torino, Unione tipografico editrice, 1900: GRANAGLIONE (4794 ab.). – Si stende il territorio di questo Comune sulla sponda sinistra del Reno, al confine tra la provincia di Bologna e quella di Firenze, in regione assai aspra e montuosa. E’ Comune di carattere essenzialmente rurale e montanino, assai frazionato. – Il capoluogo, o frazione di Granaglione, è un mediocre villaggio di circa 650 abitanti, a 766 metri sul livello del mare, che nulla, all’infuori della pittoresca sua posizione, offre al visitatore. Dista circa 8 chilometri, a sud da Porretta. Altra frazione importante è quella di Molino del Pallone, in fondo alla valle sulla riva destra del Reno, con stazione ferroviaria sulla linea Bologna-Firenze. Piccoli gruppi di casolari, modestissimi, completano il nucleo di questo Comune. Il territorio di Granaglione produce limitatamente cereali e legumi; il massimo prodotto della regione è quello delle castagne eccellenti, di cui o fresche o seccate, od in farina, tanto a Bologna che in Toscana, si fa grandissimo commercio. Nel Comune di Granaglione si trovano eziandio estese boscaglie di quercie e quercioli, che facilitano l’allevamento dei suini e la preparazione del legname da ardere e da carbone. La lavorazione casalinga della canapa è praticata da tutta la popolazione muliebre del luogo. L’industria propriamente detta è rappresentata dalla lavorazione del ferro e la brillatura del riso. CENNO STORICO – Granaglione è luogo antico, ricordato nelle cronache del periodo comunale. Durante il secolo XII fu più volte oggetto di contrasti tra Pistoja e Bologna. (Trascrizione a cura di Lorena Barchetti)
Bibliografia: Gian Paolo Borghi, L'inchiesta agraria Jacini. Il comune di Granaglione, Parte Prima, in «Nuèter», 1976 (4), pp. 34-39; Gian Paolo Borghi, L'inchiesta agraria Jacini. Il comune di Granaglione, Parte Seconda, in «Nuèter», 1977 (5), pp. 53-58; Alessandro Borri, Storia del comune di Granaglione, Bologna, Andromeda, 2002.