Schede
Nel 1914 faceva parte della Triplice Intesa assieme a Inghilterra e Russia. Sul suo territorio, il celebre fronte occidentale, si affrontarono gli eserciti di Francia, Inghilterra e Germania. Nella primavera del 1917 in Francia sbarcò il corpo di spedizione americano, schierandosi a fianco della Intesa contro i tedeschi.
A fine aprile 1918 il Secondo Corpo d’armata italiano fu trasferito in Francia. Era formato dalle divisioni 3a e 8a che potevano contare su quattro brigate di fanteria (Napoli, Salerno, Brescia, Alpi), dal 4° e 10° reggimento di artiglieria campale, da ben dodici compagnie mitragliatrici, da due compagnie genio telegrafisti e due compagnie genio telefonisti, due battaglioni del genio zappatori, il 9° reggimento di artiglieria pesante campale, il secondo reparto arditi, due reparti dei Cavalleggeri Lodi. Al comando il generale Alberico Albricci (1864-1936). Il Corpo d’armata aveva combattuto sul fronte dell’Isonzo, alla destra della 2° Armata. Dopo la ritirata di Caporetto era stato schierato sul Montello, impegnato nelle battaglie d’arresto di novembre-dicembre 1917. Avvicendato in prima linea, era rientrato nelle retrovie per essere riordinato. Il 18 aprile 1918 iniziò il trasferimento in terra di Francia, terminato il giorno 23. Il territorio nel quale il Secondo Corpo d’armata italiano svolse le sue operazioni è compreso quasi per intero nella regione della Champagne, con i dipartimenti di Aube, Marne, Haute Marne e Ardennes. A giugno le truppe italiane ebbero il primo vero battesimo del fuoco, impiegate nella battaglia dell’Ardre; in settembre parteciparono alla conquista dello Chemin des Dames e infine nella prima decade di novembre avanzarono sino alla Mosa, dove furono fermate dall’armistizio con i tedeschi.
Paolo Antolini