Schede
Da via degli Orefici a via Clavature.
Prima documentazione dell'odonimo: 1635 (Drapparia).
Tra XVI e XVIII secolo questa via veniva chiamata in vari modi: via di S. Mattheo, via di San Matteo delle Pescherie, via degli Accarisi, Drapparia, Drapparie, ed infine Drapperie.
La chiesa di San Matteo degli Accarisi (o delle Pescherie, così chiamata dalle vicine Pescherie) era all'angolo con via delle Pescherie Vecchie, al numero 18 di questa via.
La famiglia degli Accarisi aveva le case sotto la parrocchia di San Matteo nel XIV secolo e diede il nome sia alla chiesa, sia alla via (almeno per qualche tempo).
Venditori di drappi di lana avevano le loro botteghe qui e questa presenza determinò l'attuale odonimo.
La chiesa di San Matteo degli Accarisi aveva un piccolo sagrato su via Drapperie, dove c'era la facciata della chiesa.
Ma anticamente il fronte della chiesa era dalla parte opposta, verso ponente, e questo fronte è ancora visibile, inglobato nella libreria Coop Ambasciatori, già macelleria in tempi antichi. Questo conforta l'ipotesi di un vicolo (perduto ed inglobato nella macelleria, poi nel cinema Ambasciatori, ed ora nella libreria) che congiungeva via Pescherie Vecchie con via degli Orefici passando davanti all'antica facciata della chiesa di San Matteo.
Questa chiesa era antichissima, risalendo al XII secolo.
Nel 1806 la parrocchia fu soppressa e la chiesa chiusa. Nel 1810 fu venduta, assieme alla vicina canonica ad un privato che la ridusse ad abitazione. Fortunatamente è rimasta l'antica facciata inglobata nella struttura Ambasciatori e sapientemente riportata alla luce, a testimoniare l'esistenza dell'antica chiesa di San Matteo degli Accarisi, altrimenti irriconoscibile.