Schede
La via della Conca, scomparsa con la creazione di via Irnerio, era in realtà un vicolo che andava dal Borgo di San Pietro (oggi via del Borgo di San Pietro), di fronte al vicolo delle Due Chiese (non più esistente), di cui era la prosecuzione verso ovest e terminava in via Capo di Lucca, dopo avere passato l'Aposa.
Vi era un ponte, sopra il Canale delle Moline, noto come Passo o Ponte del Gatto o delle Agucchie, che era la prosecuzione di via della Conca verso via Alessandrini.
Con la riforma toponomastica del 1873/78 il Passo o Ponte del Gatto o delle Agucchie venne incluso in via della Conca.
Il nome sembra di essere di nascita relativamente recente, essendo documentato solo a partire dal XIX secolo.
Nella cartografia seicentesca fu disegnato in maniera anonima, mentre in quella settecentesca veniva spesso accomunato con l’altrettanto scomparso vicolo delle Due Chiese con l'unico nome di Stradello. Via della Conca fu ufficializzata dalla riforma toponomastica del 1873-78.
Perché sia stato chiamato Conca non si sa. Si può solo formulare l'ipotesi che qui, vista la vicinanza del Canale delle Moline e dell'Aposa, vi fosse una vasca o conca di un lavatoio.