Schede
Continuazione di via degli Orefici (angolo via Calzolerie, via Drapperie) fino a piazza della Mercanzia.
Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Caprarie).
Questa era l'antica Strata de Beccaris documentata nel XIII secolo.
Dal XVI secolo in poi fu chiamata in varie maniere: Beccarie, Caprarie, Ruga de Speciali.
Alla fine del XVII secolo prevalso l’odonimo Caprarie che è arrivato fino a noi.
Questa via prese il nome dall'arte dei macellai che aveva la sua sede circa a metà della via Caprarie, sul lato meridionale. Questa sede andò completamente distrutta con gli sventramenti dell'inizio del XX secolo che portarono all'allargamento di via Rizzoli.
Pare che si sia chiamata anche Ruga degli Scannabecchi, ma scannabecchi è sinonimo di beccari, ovvero macellai, e la famiglia Scannabecchi, che qui ebbe le sue case, prese quasi certamente il cognome dall'arte che esercitava. Caprarie e Beccarie sono sinonimi, quindi l'unica voce "fuori del coro" è la Ruga degli Speciali, documentata all’inizio del XVII secolo e che pare motivata dalla presenza di una spezieria (che oggi chiameremmo farmacia).
Sul lato destro, venendo da via degli Orefici, appena passata la residenza dell'arte dei Beccari, c'era un voltone che immetteva in un vicolo (oggi non più esistente) che proseguiva a sud per poco più di venti metri, per poi curvare ad angolo retto verso est e sbucare dove via Castiglione confluisce in piazza della Mercanzia.
Questo vicolo era chiamato Betlem o Betlemme o via del Carrobbio. Odonimo di semplice comprensione sapendo che costeggiava il lato meridionale della chiesa di Santa Maria di Betlemme o del Carrobbio.
DI questo vicolo, Betlem, è rimasta traccia visibile dell’imbocco tra il numero 5 di piazza della Mercanzia ed il numero 1 di via Castiglione.