Schede
Da via San Vitale a piazza San Michele.
Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Broglio dei Musselini).
La storia odonomastica di vicolo Broglio è piuttosto complessa.
Va subito detto che un tempo questo vicolo metteva in comunicazione Strada Maggiore e via San Vitale, mentre oggi si ferma in piazza San Michele ed il passaggio, che porta, attraverso un voltone, a Strada Maggiore, è chiuso da portoni.
Il passaggio fu probabilmente chiuso verso il 1825, in occasione della ristrutturazione della casa di Gioacchino Rossini, della quale il passaggio costeggia il lato orientale.
Dal XVI al XVII secolo questa ebbe i nomi Fossa e via di San Michele de Leprosetti.
Verso la fine del XVII secolo si cominciò ad indicare nella cartografia, per questa via, l’odonimo Broglio dei Musselini, odonimo che venne parzialmente modificato dalla riforma toponomastica napoleonica in Broglio dei Mussolini.
La riforma toponomastica del 1873-78 cambiò il nome nell'attuale vicolo Broglio.
Va notato prima del XIX secolo il Broglio dei Mussolini indicava l'attuale vicolo Bianchetti, conosciuto in passato anche come Brolo, Brollo o Brolodi Strada Maggiore.
E’ probabile che sia avvenuto uno scambio dei nomi per errore e che il risultato di questo errore sia stato formalizzato dalla riforma napoleonica. A questo proposito: da Strada Maggiore è ancora visibile, dietro al portone che chiude l’antico accesso al vicolo, la lapidetta napoleonica indicante il Broglio de Mussolini.