Schede
Da via Nazario Sauro a via Guglielmo Marconi.
Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Belvedere di San Francesco).
Con Belvedere in passato si indicava sia l'attuale via Belvedere, sia l'attuale via San Gervasio. Il significato di Belvedere è intuitivo. Questo nome fu assegnato in passato a una decina di vie e fu usato o per indicare, appunto, un "bel vedere", che poteva essere un giardino, per esempio, oppure, per antifrasi, qualcosa di brutto o indecoroso (si veda anche la scheda di via Belfiore).
Alla fine del XVI secolo Belvedere di San Francesco indicava sicuramente la via San Gervasio, ma anche il tratto di via Belvedere da via San Gervasio a via Nazario Sauro.
Questa via venne chiamata anche (inizio XVII secolo) Belvedere di San Felice e Belvedere del Borgo delle Casse.
La riforma toponomastica napoleonica ufficializzò l’odonimo Belvedere di Borgo Casse per la nostra via Belvedere, mentre via San Gervasio fu indicata come Belvedere di San Felice.
La riforma toponomastica del 1873/78, assegnò alla nostra via l'attuale nome (via Belvedere).
Evidentemente con Belvedere si indicava in passato (che potrebbe risalire al XVI secolo) il crocicchio di strade costituito da via Belvedere e via San Gervasio. Gli specificativi, estremamente instabili e spesso scambiati tra le due vie, in realtà servivano per distinguere questo Belvedere dagli altri, che in Bologna esistettero (di Saragozza, del Borgo Salamo, del Campo del Mercato, ecc.).