Schede
Da via degli Albari e dalla piazzetta Prendiparte a via Marsala.
Prima documentazione dell'odonimo: 1692 (Via Albiroli)
Questa via fu spesso nel passato distinta in due parti: una prima dall'attuale piazzetta Prendiparte a via Goito, ed una seconda da via Goito a via Marsala.
La parte da via Goito a via Marsala fu stata spesso chiamata Via dei Grassi (tra XVII e XVIII secolo) per la vicinanza del palazzo della famiglia Grassi.
La parte dalla piazzetta Prendiparte a via Goito nel XVII secolo era chiamata via Scadinara. Via Scadinara prende origine evidentemente dalle case dei Prendiparte che furono vendute ai Seccadenari nel 1530.
Dalla fine del XVII secolo in poi si consolidò l’odonimo Albiroli per indicare l’insieme di entrambi i tratti di via.
L'attuale via degli Albiroli comprende anche un brevissimo tratto da ovest a est che dalla torre Guidozagni porta in via degli Albari. Questo tratto all’inizio del XIX secolo era noto come Voltone dei Gennari, nome di facile interpretazione, dal voltone con travature in legno che congiungeva la casa all'attuale numero 1 alla casa-torre dei Guidozagni. Il numero 1 di via Albiroli (che si affaccia con il numero 6 sulla Piazzetta Prendiparte) appartenne dal 1659 al pittore Giovanni Francesco Barbieri da Cento detto il Guercino, poi passò nel 1715 ai Gennari, pure essi pittori, eredi ed allievi del Guercino.
La famiglia degli Albiroli, che abitarono le case agli attuali numeri 3, 5 e 7, fu quella che diede il nome alla via, anche se vi fu chi trovò un improbabile legame con alberoli, ovvero piccoli alberi che un tempo avrebbero popolato quelle zone, ripetendo l'errore fatto con Albari (vedi via degli Albari).